Il NO ha vinto il referendum greco, non ha vinto la democrazia. La democrazia aveva già vinto nel momento stesso in cui si è stabilito di fare il referendum.
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Il NO ha vinto il referendum greco, non ha vinto la democrazia. La democrazia aveva già vinto nel momento stesso in cui si è stabilito di fare il referendum.
«Ragazzo, avevi mai visto un disastro più splendido?»
Zorba il greco (1964), film diretto da Michael Cacoyannis e basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis
Ci sono volte in cui basta venire
nel locale consigliato dalla guida
e ordinare un caffè, un pomeriggio a marinare
nella luce pallida del sole, sfogliando Szymborska
e copie di riviste di architettura
collezionate dal proprietario.
Non sono un architetto. Probabilmente non avrò mai una casa,
ma chi può dirlo in questa città, dove la mia lingua
non sa negoziare neppure semplici consonanti,
dove il caffè che ho ordinato arriva ed è un tè,
dove la porta di fronte d’un tratto apre uno spiraglio
e un estraneo mi scatta una fotografia.
Tutti gli stranieri, con tratti somatici caucasici, in Thailandia vengono chiamati farang (ฝรั่ง) e questo vale tanto per un neozelandese quanto per un italiano (giusto per citare due nazionalità geograficamente agli antipodi).
Per un italiano leggere le parole che il premier Alexis Tsipras ha rivolto al popolo greco annunciando il referendum del 5 luglio non deve essere stato facile, soprattutto dopo aver subito (senza fare nemmeno troppa resistenza) i tre governi non eletti (Monti, Letta, Renzi) e le prescrizioni che per loro tramite la Troika ci ha imposto.
«È incredibile la facilità con cui tendiamo a considerare ‘logica’, ‘naturale’ e ‘giusta’ la distribuzione della ricchezza che abbiamo sotto gli occhi, specialmente se ci favorisce. Quando ti sembra di propendere per questo tipo di pensieri, ricorda: tutti i bambini nascono nudi, ma per alcuni è già stata pronunciata la condanna alla fame, allo sfruttamento e alla miseria. Non cedere mai alla tentazione di accettare una spiegazione logica per le disuguaglianze che finora, da ragazza che sei, hai ritenuto inaccettabili.»
La letteratura è una notizia che rimane notizia, una novità che resta nuova
(Ezra Pound)