Cosa succede agli ulivi di Puglia?

Spiaggia di Torre dell'orso - Salento

Il Salento delle ultime settimane è molto diverso dalla terra che nei mesi di luglio e agosto accoglie più di un milione di turisti da tutta Italia e non solo.

In  questi giorni si lotta duramente per le strade di Puglia contro una situazione che col passare del tempo assomiglia sempre più ad una truffa ai danni della popolazione e del suo territorio. Continue reading

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Il silenzio

Il silenzio (1799-1800) - Johann Heinrich Füssli

           Mi dici che il silenzio
è più vicino alla pace delle poesie
ma se in dono
ti portassi il silenzio
(perché io conosco il silenzio)
diresti allora

Questo non è silenzio
è un’altra poesia

e me lo restituiresti.

(Dono, Leonard Cohen)

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Vietnam, cercando nel passato

Foto Khanh Hmoo

«Volevo far rivivere la storia e la cultura vietnamita, mostrando i cambiamenti del paesaggio. Ho raccolto in giro delle foto che ritraggono il vecchio Vietnam, le ho trovate su Internet o sui giornali. Le ho portate con me e sono andato nei luoghi in cui furono scattate, 30 o 50 anni fa. Ho inquadrato sovrapponendo la foto passata con lo scenario presente, e ho scattato. L’ho fatto in diversi angoli del paese.» (dall’intervista di Elisa Chisana Hoshi al fotografo vietnamita Khanh Hmoo)

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Fotografare la città. Parigi, Phnom Penh

Rue de Seine, 1924 - Eugène Atget

Eugène Atget (Libourne, 12 febbraio 1857 – Parigi, 4 agosto 1927) un fotografo la cui notorietà  fu sostanzialmente postuma, anche se esponenti del Surrealismo avevano da tempo apprezzato il suo lavoro. Definito da Berenice Abbott, assistente di Man Ray, il “Balzac della fotografia”, è oggi considerato tra i grandi fotografi del Novecento. (Wikipedia)

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Sinistra

«Sembra un dettaglio ma forse non lo è.

Giornalisti e commentatori hanno spesso la tendenza ad aggiungere “radicale” dopo la parola “sinistra” ogni volta che si parla di Alexis Tsipras o Pablo Iglesias, e oggi di Jeremy Corbyn.

In realtà non bisognerebbe aggiungere nulla, e smettere invece di definire di sinistra tutti quei partiti europei che pur provenendo da un percorso comune hanno finito per allontanarsene così tanto, per passaggi e strappi successivi, da aver perso ogni traccia della loro storia.

Da molti punti di vista una persona come Matteo Renzi è più vicina a Sergio Marchionne – perfino nel linguaggio del corpo – che agli operai che lavorano negli stabilimenti della Fiat.

Ma non è questo il punto. Il fatto è che sul nostro pianeta una grandissima maggioranza di persone vive in condizioni inaccettabili, con gradi di povertà che variano a seconda della latitudine e del colore della pelle.

E non c’è bisogno di scomodare nessun filosofo tedesco dell’ottocento.

A dirlo sono, da anni ormai, gli studi delle agenzie della Nazioni Unite, il lavoro sul campo delle organizzazioni non governative, ma anche chiunque non chiuda gli occhi di fronte al fiume di persone che spinge alle porte dei paesi più ricchi.

Leggendo gli indicatori di scolarizzazione, salute, speranza di vita alla nascita, pil pro capite, accesso a servizi essenziali o libertà di movimento ci vuole coraggio per definire il mondo in cui viviamo un mondo giusto.

Alexis Tsipras, Pablo Iglesias o Jeremy Corbyn saranno forse inadatti, avranno fatto e faranno errori, ma chi li ha scelti e votati ha solo cercato di ricordare che finora il capitalismo è stato un disastro, anche se costellato di invenzioni e innovazioni stratosferiche.»

(Sinistra, Giovanni De Mauro, Internazionale n. 1120)

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La macchina fotografica

William Henry Fox Talbot - Insect Wings, 1840 c.

«Grazie alla fotografia il fatto può essere contemplato a piacere, dopo molto tempo e lungamente. Ecco che tra la folla appare una figura che uno non aveva individuato, quel tal dettaglio che non era visibile si precisa. Talbot, uno dei pionieri della fotografia, nota: ”Capita anzi frequentemente – e questa è una delle attrattive della fotografia – che lo stesso operatore, esaminando a lungo quel che ha registrato, scopra molte cose di cui non aveva avuto alcuna nozione al momento”.

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Austerità

Londra, proteste contro l'austerità

Sentilo sfrenarsi
lungo le grondaie degli uffici,
nei cassonetti dietro Waitrose,
nei cespugli spinosi in fondo all’area giochi –
un linguaggio ideato dai nati bene
per seccare le labbra dei meno abbienti.
Vivi qui troppo a lungo
e ti scivolerà in gola come un brivido d’inluenza.
Ti sveglierai un mattino soffrendone
e avrai dimenticato ogni altra lingua –
la parlata dei lavoratori,
i lessici dei bambini con poco,
i dialetti della gentilezza,
la dizione dell’essere umani.

(Austerità, Becky Cherriman)

Hear it scutter / along the guttering of offices, /in the bins behind Waitrose, the thorned bushes at the playground’s edge – / a language devised by the high-born / to parch the lips of those with less. / Live here too long / and it will shudder down / your throat like flu. / You will wake one morning aching with it, / all other tongues you know forgotten – / the vernacular of the workers, / lexicons of children with little, / dialects of kindness, / the diction of being human.

fonte immagine: Lettera 43 network

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