
Le prime immagini dei 12 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 16 anni intrappolati in una grotta thailandese insieme al loro allenatore dal 23 giugno.
Le prime immagini dei 12 ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 16 anni intrappolati in una grotta thailandese insieme al loro allenatore dal 23 giugno.
Hamida (al centro), 22 anni, e suo figlio Mohammed, di un anno, aspettano di ricevere aiuti alimentari insieme a centinaia di altri rifugiati di etnia Rohingya, nel campo profughi di Kutupalong, in Bangladesh. Foto Andrew McConnell / UNHCR
Un uomo sorridente insegna a Bilal, 11 anni, come usare un lanciarazzi giocattolo a Idlib, nel nord della Siria, il 4 marzo 2012. Foto Rodrigo Abd/AP
Domenica 13 maggio nella città indonesiana di Surabaya la famiglia Sopriyanto – padre, madre, due bambini e due bambine – si è vestita di tutto punto per andare a Messa. Non per pregare, però, ma per farsi esplodere in tre diverse chiese cristiane.
(Asiablog.it) — Sono state sufficienti ventiquattro ore per far precipitare l’Indonesia in una stato di allerta e di paura. Subaraya, la seconda città più grande del Paese è stata oggetto di diversi attacchi terroristici che hanno causato, complessivamente, la morte di 13 persone (tra cui gli stessi attentatori) e circa 50 feriti. Domenica 13 maggio madre, padre e quattro figli, di età compresa dagli 9 ai 16 anni, hanno effettuato simultaneamente tre attentati kamikaze in altrettante chiese cristiane, mentre il lunedì successivo un altro nucleo familiare, a bordo di una moto, si è fatto esplodere all’ingresso del Quartier Generale di polizia della stessa città ferendo 4 agenti e 6 civili. Unica sopravvissuta della famiglia una bimba di 8 anni, subito soccorsa e portata in ospedale.