Wuhan in quarantena. Autorità sanitarie di tutto il mondo in stato di massima allerta per prevenire pandemia globale. L’Oms decide giovedì se dichiarare emergenza sanitaria in tutto il mondo. Cresce il contagio: 17 morti
(Asiablog.it) — Un’intera città in quarantena: è Wuhan, la metropoli cinese considerata l’epicentro di un nuovo focolaio della misteriosa infezione da coronavirus 2019-nCoV che ha ucciso 17 persone e ne ha contagiate oltre 500.
Wuhan blindata
Il governo locale di Wuhan, capitale della provincia cinese dell’Hubei, ha annunciato la chiusura di tutte le reti di trasporto urbano (autobus, metropolitana, treni, traghetti) e la sospensione tutti i voli in uscita a partire dalle 10 di mattina di giovedì (3:00 del mattino in Italia), anche se i media nazionali hanno affermato che alcune compagnie aeree rimarranno comunque operative.
La misura draconiana è stata presa, hanno spiegato le autorità locali, per «fermare in modo efficace la trasmissione del virus, frenare con risolutezza il diffondersi dell’epidemia e assicurare la sicurezza e la salute delle persone».
I funzionari della popolosa città cinese (11 milioni di abitanti) temono che la velocità di trasmissione possa aumentare, anche perché in questi giorni centinaia di milioni di cinesi viaggiano in patria e all’estero durante le vacanze per il capodanno lunare, che inizia sabato 25 gennaio.
Coronavirus emerso a Wuhan
Contrariamente all’estrema segretezza governativa che caratterizzò la gestione della sindrome respiratoria acuta grave (SARS) del 2002-03, che uccise quasi 800 persone, questa volta il governo cinese sta fornendo aggiornamenti regolari alla popolazione.
Secondo l’ipotesi di alcuni scienziati, il ceppo virale precedentemente sconosciuto sarebbe emerso alla fine dell’anno scorso da animali selvatici, probabilmente serpenti, o forse pipistrelli, commercializzati illegalmente al mercato del pesce di Wuhan.
Wuhan è un hub di trasporto nonché il principale centro industriale e commerciale della Cina centrale. Da lì il coronavirus si è diffuso verso altre città cinesi, tra cui Pechino, Shanghai e Hong Kong. Le Commissione nazionale per la salute cinese ha confermato 571 casi e 17 decessi entro la fine di mercoledì.
Di otto casi noti fuori dalla Repubblica popolare cinese, la Thailandia ne ha confermati quattro, mentre Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti ne hanno segnalati uno ciascuno. Il fatto che siano stati rilevati casi in un Paese lontano come gli Stati Uniti alimenta i timori che il virus si stia già diffondendo in tutto il mondo.
Come proteggersi?
Non si conosce ancora una cura per il coronavirus 2019-nCoV, i cui sintomi includono febbre, difficoltà respiratoria e tosse, simili a molte altre malattie respiratorie e possono causare polmonite. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che deciderà giovedì se dichiarare l’epidemia un’emergenza sanitaria globale, che comporterebbe misure preventive a livello internazionale. In tal caso, sarà la sesta emergenza sanitaria internazionale a essere dichiarata nell’ultimo decennio.
Nel frattempo per ridurre il rischio di infezione da 2019-nCoV è consigliabile seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, tossire e starnutire in un fazzoletto o portandosi l’incavo del gomito alla bocca, ed evitare bevande non imbottigliate e alimenti come frutta o verdura non lavate.
Le autorità cinesi hanno diffuso un avviso per invitare le persone a proteggersi. Questo servizio della TV di stato chiede alle persone di indossare una maschera quando escono di casa pic.twitter.com/bg0GFEbdqk
— Asiablog.it (@Asiablog_it) January 22, 2020
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A me sembra solo allarmismo!
Qual è il soggetto?
Sì certo.