E ha anche chiamato il Presidente della Repubblica italiana “Mozzarella”?
(Asiablog.it) — Donald Trump è stato accusato di aver detto che l’alleanza tra Italia e Stati Uniti risale all’Antica Roma, e dunque è vecchia di un paio di millenni, questo nonostante sia il nostro Paese che gli USA siano nati oltre un millennio dopo la caduta dell’Impero Romano.
Trump avrebbe fatto questa gaffe colossale durante la conferenza stampa di mercoledì, in occasione della visita del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella a Washington.
L’accusa è circolata velocemente sulla rete, dove molti internauti hanno colto l’occasione per deridere l’inquilino della Casa Bianca, prendendo la presunta dichiarazione come l’ultimo esempio di analfabetismo storico del magnate newyorkese, che per non farsi mancare niente avrebbe anche chiamato Mattarella “President Mozzarella“.
The look of the White House Italian translator as Trump says President Mozzarella for the Italian President and says U.S. and Italy have been allies since Ancient Rome. pic.twitter.com/4c4kTl1wl3
— Teymour (@Teymour_Ashkan) October 17, 2019
Per quanto riguarda la mozzarella no, Trump non ha mai detto “mozzarella”. Ha semplicemente pronunciato Mattarella in inglese americano: le doppie consonanti suonano come singole, e la t e la d intervocaliche suonano entrambe come la d italiana. Dunque Mattarella suona un po’ come Ma-da-re-la, ma con la r allofona (quasi inavvertibile) e con le vocali meno aperte rispetto alla pronuncia italiana. In sostanza non ha fatto nulla di strano: ha fatto quello che noi italiani facciamo spesso con i nomi anglofoni. Pronunciamo le consonanti come in italiano, e bene che va cambiamo un pochino le vocali. Dunque la t e la r di Trump le pronunciamo come la t e la r italiane, ma la u diventa a.
Superata la bufala della “mozzarella”, vediamo cosa ha detto Trump sulla presunta alleanza millenaria italo-americana. Il Presidente ha dichiarato testualmente:
«The United States and Italy are bound together by a shared cultural and political heritage dating back thousands of years to Ancient Rome»
President @realDonaldTrump just wrapped up a joint press conference with President Mattarella of Italy.
“The United States and Italy are bound together by a shared cultural and political heritage dating back thousands of years to Ancient Rome.” 🇺🇸🇮🇹 pic.twitter.com/10Ib2h4O4e
— The White House (@WhiteHouse) October 16, 2019
Ovvero ha detto che:
«gli Stati Uniti e l’Italia sono uniti da una eredità culturale e politica condivisa risalente a migliaia di anni fa nell’antica Roma»
I critici interpretano le parole di Trump come se avesse detto o suggerito che gli Stati Uniti e l’Italia sono due Paesi “alleati” fin dall’antichità. Questa è una traduzione o interpretazione chiaramente sbagliata, eppure ha spopolato in rete ed è stata ripresa da molti siti di notizie, sia statunitensi che italiani. Persino da Il Post, generalmente molto attento alla veridicità delle notizie, già nel titolo afferma che “Trump ha detto che Italia e Stati Uniti sono alleati «da migliaia di anni»”. (Edit: articolo successivamente corretto nel titolo e, in parte, nel contenuto).
Invece il presidente non ha detto questo. Trump non ha parlato di “alleanza” millenaria, ma di “eredità… risalente a migliaia di anni fa”, in riferimento alle tradizioni culturali e politiche. Il soggetto della frase non sono le relazioni diplomatiche italo-americane o l’alleanza Italia-Usa, ma il patrimonio culturale e politico, che le due nazioni condividerebbero.
Chiarito che i critici sbagliano, perché inventano parole che Trump non ha usato, o perlomeno fraintendono quanto da lui affermato, vediamo ora se il ragionamento originale di Trump è corretto o è comunque sbagliato. Il Capo di Stato americano parla di eredità culturale e politica. Dice che sia l’Italia che gli Usa sono eredi dell’Antica Roma, per quanto riguarda la cultura e la politica.
Chiariamo i termini. L'”eredità” è per definizione una cosa (un bene, un lascito) che si tramanda tra soggetti differenti, in genere tra genitori e figli, o tra antenati e discendenti. Con il termine “cultura” generalmente ci si riferisce al deposito cumulativo di conoscenza, esperienza, concetti, credenze, religioni, riti, valori, atteggiamenti, significati, gerarchie, ruoli, nozioni di tempo, relazioni spaziali e oggetti materiali acquisiti da un gruppo di persone nel corso di generazioni. Infine la “politica” è la teoria e la prassi dall’organizzazione e dell’amministrazione della comunità e dello Stato.
Roma (l’Impero Romano d’Occidente) è crollato nel 476 dopo Cristo, 1.300 anni prima della fondazione degli Stati Uniti, che notoriamente sono un Paese molto giovane rispetto ad altri Paesi occidentali, quali l’Inghilterra, la Francia o la Spagna. Anche l’Italia è un Paese molto giovane, in termini di Stato unitario, essendo stato creato solo tra il 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, e il 1871, quando Roma, conquistata l’anno precedente, diventa la capitale del nostro Paese.
È vero che le entità politiche che hanno governato la penisola italiana e la massa terrestre del Nord America sono cambiate molte volte dall’antichità ai giorni nostri, ma le influenze politiche e culturali dell’Antica Roma sono chiaramente presenti nelle moderne democrazie di Roma e Washington.
Concetti quali l’elezione dei funzionari pubblici, la separazione dei poteri (nell’Antica Roma tra comizi, Senato e consoli) e una vasta gamma di tradizioni legislative sono stati pensati e sperimentati a Roma e poi hanno influenzato i popoli discendenti dai romani o entrati in contatto con i romani, e infine buona parte del mondo. Il diritto romano, sebbene molto più severo dei sistemi moderni, costituisce notoriamente la base della moderna tradizione giuridica occidentale, e non solo.
Culturalmente, l’architettura, la scienza, la tecnologia, l’arte e la letteratura romane, a loro volta in gran parte influenzate e ispirate a quelle dell’Antica Grecia, sono sempre state presenti nell’evoluzione del mondo occidentale.
Inoltre i Padri Fondatori americani erano letteralmente ossessionati dall’Antica Roma, ed in particolare dai grandi autori classici e dal peculiare sistema di governo della Roma Repubblicana, a cui facevano costantemente riferimento nei loro discorsi e che cercavano di emulare nella forma di governo della Repubblica che stavano creando nel Nuovo Mondo, così come nell’architettura neoclassica dei palazzi simbolo del nuovo Stato, dal Campidoglio alla Casa Bianca.
Mentre sarebbe stato palesemente sbagliato suggerire che gli Stati Uniti, fondati nel 1776, o lo Stato unitario italiano, fondato nel Diciannovesimo secolo, rappresentano la diretta continuazione dell’Antica Roma, è del tutto sensato ritenere che le due giovani nazioni condividono una storia culturale e politica comune, e che sia gli Usa che l’Italia abbiano raccolto parte dell’eredità dell’Antica Roma.
In sostanza, l’affermazione di Trump di un’eredità “romana” condivisa tra cultura statunitense e italiana è accurata. Per una volta, Trump ha detto una cosa esatta. Questo non toglie che sia notoriamente un bugiardo seriale e che nello stesso discorso abbia detto almeno 12 cose false. Ma la frase sull’eredità politico-culturale è corretta.
Eppure tweet come quello riportato qui sotto sono stati apprezzati da oltre 100 mila persone, tra like e retweet. L’ennesima dimostrazione che la propensione ad abboccare alle bufale non è una prerogativa soltanto dei simpatizzanti del controverso Presidente americano. I suoi critici e detrattori non ne sono immuni.
The look of the White House Italian translator as Trump says President Mozzarella for the Italian President and says U.S. and Italy have been allies since Ancient Rome. Hot fucking damn pic.twitter.com/ecrIaRFvOI
— Danny Keetz, Drunk Assistant to the GM (@DKeetz) October 16, 2019
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