Decine di migliaia di soldati e centinaia di veicoli, carrarmati, aerei, droni e missili alla mega-parata militare di Piazza Tiananmen per celebrare il settantennale della fondazione della Repubblica Popolare Cinese
(Asiablog.it) — Martedì primo ottobre la Cina ha celebrato il settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare con una gigantesca parata militare a Piazza Tiananmen, con la quale il Partito Comunista Cinese ha messo in mostra le sue armi più letali.
Alla parata hanno sfilato colonne di civili appartenenti a varie organizzazioni del Partito, decine di migliaia di soldati armati di fucili d’assalto e 580 mezzi militari, mentre in cielo volavano droni e sfrecciavano 160 aerei da combattimento, secondo i numeri riferiti dal portavoce del Ministero della Difesa, il Generale Cai Zhijun.
Nell’immensa piazza al centro di Pechino, tristemente famosa per il massacro di studenti e lavoratori che nel 1989 protestavano per le riforme, l’Esercito Popolare di Liberazione ha finalmente mostrato in pubblico almeno 16 Dongfeng-41 (o DF-41), dei missili balistici intercontinentali di nuovissima generazione. Il governo cinese non ha rilasciato dichiarazioni dettagliate sui DF-41, ma il Center for Strategic and International Studies di Washington ha dichiarato che si potrebbe trattare del missile con la gittata più lunga del mondo, tra 12.000 e 15.000 chilometri, circa un terzo dell’intera circonferenza del pianeta Terra. Ognuno di questi ordigni, lunghi circa 30 metri (compreso il sistema di lancio mobile), può portare fino a 10 testate nucleari. Gli analisti sostengono che il DF-41, volando a una velocità 25 volte maggiore del suono, potrebbe essere in grado di raggiungere gli Stati Uniti (o l’Europa) in 30 minuti. “Dongfeng” significa “Vento dell’Est”, ma si tratta di un tipo di brezza con cui l’Occidente spera di non dover mai aver a che fare.
Era il 1° ottobre 1949 quando il “Grande Timoniere” Mao Zedong, parlando dall’imponente Piazza Tiananmen, dichiarò la fondazione della Repubblica popolare cinese, in seguito alla sconfitta dell’esercito nazionalista di Chiang Kai-shek, chiudendo il “secolo dell’umiliazione”.
Dopo 70 anni, per Pechino sfoggiare i muscoli è importante sia sul piano interno che su quello internazionale. Sul piano interno vale ancora l’insegnamento di Mao: «Ogni comunista deve comprendere questa verità: Il potere politico nasce dalla canna del fucile». Ne sa qualcosa Hong Kong, dove ieri un agente ha sparato al petto di un manifestante democratico.
Sul piano internazionale, l’enfasi del Partito sui missili a lungo raggio riflette il desiderio di Pechino di rivaleggiare, se non rimpiazzare, gli Stati Uniti come forza dominante della regione, condizione necessaria per far valere le rivendicazioni territoriali e geopolitiche cinesi a Taiwan e in altri territori contesi. Come ad esempio nel Mar Cinese Meridionale, dove ogni anno transitano merci per un valore di tremila miliardi di dollari, a partire dal petrolio che viaggia dal Medio Oriente verso l’Asia Orientale.
Un portavoce del ministero della Difesa ha recentemente affermato che il governo di Pechino vuole mostrare al mondo una «Cina responsabile e amante della pace». Ma il presidente Xi Jinping nel suo discorso per il settantennale ha anche ribadito che «nessuna forza può scuotere lo status della nostra grande patria, e nessuna forza può fermare il progresso del popolo cinese e della nazione cinese».
La Cina possiede circa 280 testate nucleari, contro le 6.450 degli USA e le 6.850 della Russia, secondo l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI).
#1OTTOBRE 1949-2019 🇨🇳
La parata militare in Piazza Tiananmen per il settantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. #國慶節 #国庆节pic.twitter.com/0FdK8bK4cr
— Asiablog.it (@Asiablog_it) October 1, 2019
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Sembrano immagini di ciquant’anni fa.