Scontri in strada, Giacarta a ferro e fuoco: il candidato sconfitto Prabowo ha denunciato brogli elettorali. Il Governo blocca i social network
(Asiablog.it) — Almeno sei morti e centinaia di feriti: è il bilancio degli scontri tra le forze di sicurezza e manifestanti che protestano contro presunti brogli elettorali in un quartiere centrale di Giacarta, capitale dell’Indonesia.
I tafferugli sono iniziati martedì, quando centinaia di persone si sono riunite per protestare davanti alla sede della Commissione elettorale dopo l’annuncio dei risultati ufficiali delle elezioni del 17 aprile, nelle quali il presidente in carica Joko Widodo si è assicurato un secondo mandato con il 55,5% dei voti. I risultati sono stati contestati dallo sfidante Prabowo Subianto, che ha denunciato brogli elettorali.
I filmati che circolano online mostrano veicoli in fiamme, manifestanti che lanciano sassi e bottiglie molotov e poliziotti in tenuta antisommossa che sparano gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Secondo il governatore di Giacarta, Anies Baswedan, ex ministro dell’Istruzione nel governo di Widodo, sarebbe stata data alle fiamme anche una caserma della polizia. Un uomo, secondo quanto riportato dai media indonesiani, sarebbe morto dopo aver subito una ferita da arma da fuoco. Il portavoce nazionale della polizia, Dedi Prasetyo, ha dichiarato di aver arrestato 20 “provocatori”, sottolineando che gli agenti di sicurezza, che includono personale militare, non sarebbero equipaggiati con proiettili.
Nel frattempo, il ministro della Sicurezza Wiranto ha dichiarato che il governo indonesiano ha deciso di bloccare l’accesso ad alcuni social network per frenare l’incitamento online alla violenza e la diffusione di notizie false. «C’è un contesto creato per diffondere caos, antipatia e odio contro il governo», ha detto il Ministro, aggiungendo che la popolazione non dovrebbe essere «influenzata da informazioni irrazionali».
Il secondo ed ultimo mandato presidenziale di Widodo dovrebbe iniziare il 20 ottobre.
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