Quello di Conte sarà “il primo governo populista ed euroscettico dell’Europa occidentale”: i giornali stranieri mettono l’accento sull’inesperienza politica del premier incaricato, sulle incongruenze del suo curriculum e sui timori dell’Europa e dei mercati
(Asiablog.it) — “Antisistema al potere”, “perfetto sconosciuto”, “incertezza”, “timori” e “rischi”: sono queste le reazioni della stampa estera al conferimento dell’incarico di formare un governo al professor Giuseppe Conte da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Negli Stati Uniti il New York Times scrive che il Governo Conte rappresenta un pericolo per le finanze italiane e per la coesione dell’intera Unione Europea. Un altro articolo del New York Times, a firma di Steven Erlanger, sostiene che “l’Italia, membro fondatore [della UE] e quarta economia europea, potrebbe essere il prossimo [Paese, dopo Polonia e Ungheria,] a sfidare la coesione, le finanze e i principi democratici del blocco.”
Bloomberg sottolinea come l’inesperienza politica di Conte, alla guida di una “coalizione populista”, “ha già allarmato i mercati”. È dello stesso avviso il TIME, che punta anche il dito contro Bruxelles scrivendo che “l’Unione Europea dovrebbe essere profondamente turbata dal ruolo che ha svolto nello spingere l’Italia verso l’estremità populista”. La rivista americana aggiunge che del nuovo governo italiano “rimane poco chiaro quanta parte del programma saranno in grado di attuare. La loro promessa di deportare mezzo milione di migranti, ad esempio, sarebbe un costoso incubo logistico.”
Anche in Germania fa notizia la vena euroscettica della coalizione di governo giallo-verde: secondo il quotidiano bavarese Suddeutsche Zeitung “con la formazione di un governo composto dai partiti populisti Cinque Stelle e Lega, per la prima volta nella storia dell’Unione europea un governo di un grande paese e membro fondatore è apertamente critico nei confronti delle istituzioni europee e dell’euro”. Per quanto riguarda la figura di Conte, si sottolinea come sia un premier “non politico” che “deve mettere in pratica un programma che non ha contribuito a realizzare”. Durissimo, invece, l’attacco del settimanale Der Spiegel, firmato da Jan Fleischauer. L’autore, riferendosi in particolare all’idea, trapelata e poi smentita, della coalizione di governo Lega-M5S di chiedere la cancellazione di 250 miliardi di euro di titoli di Stato detenuti dalla Bce, accusa l’Italia di voler “scroccare aggressivamente” dal resto dei suoi partner europei:
“Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale “dolce far niente”, e poi minaccia coloro che dovrebbero ripagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più.
[…]
Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica. Questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia.”
Un secondo pezzo, non meno critico, pubblicato su Der Spiegel è chiaro già dal titolo: “Conte ha tutte le caratteristiche di un imbroglione”. L’inserto settimanale del Frankfurter Allgemeine Zeitung mette addirittura sulla propria copertina una vignetta dell’Italia (foto in basso) raffigurata come un’Ape (tipico mezzo di trasporto italiano, perlomento per i più datati stereotipi tedeschi) con tricolore e simboli di Lega e M5S che si lancia verso un burrone mentre il conducente fa il gesto dell’ombrello. Il titolo dell’inserto è il solito “Mamma mia!” Mentre nella scritta sotto si legge: “Perché l’Italia è la grande bambina problematica dell’Europa”.
In Gran Bretagna la BBC riporta la polemica sulla serie di incongruenze del curriculum pubblico del premier designato. Il Telegraph, conservatore ed euroscettico, ricorda che quello del “novizio” Conte sarà “il primo governo populista ed euroscettico dell’Europa occidentale”. Per il Times è “allarme in Europa, mentre i populisti salgono al potere”. Per il Guardian domina l’incertezza sia tra gli italiani che tra gli osservatori europei. L’articolo riporta l’opinione di Sergio Fabbrini, direttore della LUISS: “E’ un laboratorio. Nessuna sa cosa accadrà perché è un governo senza precedenti”. L’Economist è ancora più schietto: il nuovo governo è “bizzarro” e Conte è “servitore di due padroni”, ovvero Di Maio e Salvini. (Citazione goldoniana, fa notare il signor Pennacchi).
In Francia, in un articolo apparso sul quotidiano Libération, il sociologo Albert Ogien sostiene che “piuttosto che gridare al populismo, si farebbe meglio a mettere in discussione la crudele mancanza di alternative politiche ed economiche” ed aprire un dibattito sulla trasformazione dell’Unione Europea. Le Figaro, nell’articolo “Giuseppe Conte l’«antisistema» al potere”, riporta che “Conte, dopo un colloquio di quasi due ore con il presidente, un tempo anormalmente lungo, ha dichiarato sobriamente di aver accettato la missione che il presidente gli ha affidato”. Il quotidiano francese sembra nutrire qualche dubbio sulla scelta del professor Conte:
“[Conte] rimane un perfetto sconosciuto per la stragrande maggioranza degli italiani. Professore di diritto privato all’Università di Firenze, socio di uno studio legale a Roma, il “professore” Conte non è mai stato eletto e non ha mai avuto neppure la minima funzione politica. «È qualcuno che per il momento è senza spessore, un uomo come ce ne sono migliaia in Italia. Non era nemmeno un preside di facoltà», spiega Christophe Bouillaud, professore alla Sciences Po di Grenoble.”
Anche Le Monde non pare entusiasta. Il corrispondente da Roma Jérôme Gautheret scrive che Conte è “un perfetto sconosciuto” e sottolinea le incongruenze nel suo curriculum:
“Colto in flagrante da diversi giornalisti per aver mentito sul suo curriculum — le università di New York, Pittsburgh (Pennsylvania) e Malta, tra le altre, hanno negato di conoscere tracce del suo passaggio nei loro campus — il professor Conte è stato anche accusato di aver avuto rapporti con i sostenitori del “metodo Stamina”, considerato una truffa scientifica, mentre diversi media italiani hanno denunciato un precedente contenzioso con le tasse, saldato dopo diversi anni.”
Gautheret conclude con una domanda, “Y est-il vraiment préparé? È davvero preparato?”
In un altro articolo apparso sullo stesso quotidiano, a firma di Charlotte Chabas e Jérôme Gautheret, la figura di Giuseppe Conte viene ulteriormente analizzata. Dal punto di vista professionale, il professore viene descritto come un avvocato dal “percorso accademico esemplare”, mentre dal punto di vista politico è definito “un tecnocrate mai eletto”. I due autori dedicano ben quattro paragrafi al controverso curriculum pubblico del premier designato. Questa la conclusione:
“Questo accumulo di menzogne sarebbe già travolgente di per sé, ma i problemi del professor Conte non si fermano qui. Più tardi nel corso della giornata, abbiamo appreso che nel 2013 l’avvocato aveva, come cortesia, difeso gli interessi dei genitori della piccola Sofia, una bambina malata la cui famiglia voleva il diritto di chiedere un trattamento con il presunto “Metodo Stamina”, sviluppato dal professor Vannoni, che si era rivelato una enorme truffa scientifica. Un elemento biografico preoccupante che appare perfettamente in linea con i concetti anti-scienza del M5S, che per anni è stato simile ai movimenti “no vax” contrari al principio della vaccinazione obbligatoria.”
È, se possibile, ancora più duro Le Télégramme, in un articolo firmato da Hubert Coudurier:
“…l’alleanza del Movimento 5 Stelle e della Lega, con la presenza di un Presidente del Consiglio che ha tutte le caratteristiche dell’imbroglione, è solo un altro incidente di questo teatro permanente, di questa «commedia dell’arte» che è sempre stata la politica italiana, alla quale gli abitanti della penisola non credono più da molto tempo”.
In Spagna il quotidiano madrileno El Pais titola: “Il professor Giuseppe Conte sarà il primo ministro dell’Italia”. E nell’occhiello: “Conte sarà premier dell’Italia nonostante i dubbi sul suo curriculum”. Nell’articolo si esprime una critica all’ipocrisia dei dirigenti dei due partiti della coalizione di governo, in quanto il premier designato “è un tecnocrate che governerà il paese senza passare per le elezioni (il quinto consecutivo): esattamente ciò che Lega e M5S hanno criticato per 5 anni e avevano promesso di evitare”.
El Pais dedica all’Italia anche un editoriale nel quale si legge che “il capo del governo della coalizione populista è un professore senza esperienza politica” e che si tratta del “quinto Primo Ministro italiano che non passato per le elezioni negli ultimi sette anni”. Conte – continua il quotidiano spagnolo – “avrà un compito molto complicato, a partire dal suo ruolo all’interno del governo, dove dovrà mantenere un difficile equilibrio tra due formazioni antagoniste, chiacchierone, dai gesti magniloquenti e legate da promesse elettorali impossibili o molto difficilmente realizzabili. Conte dovrà anche rassicurare i mercati e i partner europei, allarmati dalla deriva di destra, anti-immigrazione e euroscettica della coalizione”. Il pezzo si conclude in questo modo:
“L’ultima cosa di cui l’Europa ha bisogno in questo momento è che il programma di riforme promosso da Macron venga influenzato dalla crisi di fiducia nell’euro che è iniziata in Italia.”
El Mundo, in un articolo a firma di Jorge del Palacio, sottolinea l’inesperienza politica del professor Conte, suggerendo che la scelta sia stata presa dai due partiti di governo proprio per avere un premier debole e manipolabile:
“Giuseppe Conte, professore di diritto presso l’Università di Firenze, manca di esperienza politica e amministrativa e non ha alcuna connessione con la vita politica dei partiti che lo hanno elevato alla condizione di candidato [alla presidenza del Consiglio, ndr]. Di fronte all’elettorato di M5S e Lega, la sua candidatura è il culmine del presupposto populista per cui l’assenza di cultura politica, esperienza, conoscenza e valori non sono un problema oggettivo né per l’esercizio della politica, né per il funzionamento delle istituzioni. Al contrario: è la migliore garanzia contro i vizi della vecchia politica. Tuttavia, è chiaro che la scelta di un candidato sconosciuto, senza un profilo politico di primo piano, ha un altro scopo: essere guidato da Salvini e Di Maio senza margini di autonomia o legittimità per esercitare un contropotere. È un problema non secondario, perché un presidente [del Consiglio, ndr] diretto dall’ombra costituisce il miglior esempio di svuotamento del ruolo che la Costituzione attribuisce alla sua figura. In quanto l’articolo 95 afferma chiaramente che “il presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica del governo e ne è responsabile”.”
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia.
Tanti nemici, tanto onore, direbbe Di Battista… La perfida Albione. Tutti invidiosi e tutti stupidi gli stranieri. Ha capito tutto Casaleggio, che si pappa 300 euro al mese per 5 anni per ogni sconosciuto che ha catapultato in parlamento a spese nostre. Da “tutti a casa” a “tutti a casa tranne i leghisti”. Da “inciucio” a “terza repubblica”. Da “spartizione di poltrone” a “governo del cambiamento”. Da “Alfano traditore” a “Salvini responsabile che garantisce la maggioranza con i propri voti”. E via dicendo. Continueranno a intrattenerci per molte puntate. La situazione è grave ma non seria.
Possono anche trovare le prove provate che Conte ha comprato la laurea in Albania come il Trota ma i grillini non cambieranno opinione di una virgola.
Il grillino è un celenterato, come la medusa.
Non ha sistema nervoso o pensiero cosciente.
Va in corrente anche se finisce per arenarsi.
Vive in banchi tutti uguali.
Punge se viene toccato da altre forme di vita.
Esiste la parola esatta per definire Conte e mi sorprende che non l’abbiano usata; riguardo a Conte il termine esatto è prestanome. Diciamo che godrà di tutta la necessaria autonomia per eseguire fedelmente gli ordini di chi gli ha dato il biglietto vincente della lotteria. Poi per carità potrebbe anche avere un sussulto di dignità e sorprenderci. Ma da quel momento la sua avventura politica sarebbe segnata.
Grazie per questa panoramica, anche se avvilente :-(
Se i COMUNISTI sono incazzati,e il mondo intero ha dei problemi con il nuovo Governo..abbiamo già vinto…questa è la VERA ITALIA.!!
come godooooooo……ahahahhahahahhh.
Capisco che oggi tutti i fari siano puntati su Conte ma non è mica lui il problema. Quello è un pincopallino qualsiasi pieno di sé che i due compari di governo hanno pescato perchè nelle loro umili fila non avevano niente di meglio da offrire. Il problema è il programma, un pericoloso libro dei sogni, e si spera che Mattarella lo limi a sufficienza con le giuste nomine dei ministri chiave.