Il complotto del Rosatellum

COMPLOTTO ROSATELLUM legge elettorale

Nessuna maggioranza? Colpa del Rosatellum e di chi l’ha votato, dice Luigi Di Maio

«Non vogliamo lasciare il Paese nel caos e nell’instabilità creati da una legge elettorale che i partiti hanno la responsabilità di aver votato, pur sapendo che avrebbe generato esattamente questo. Anzi, proprio per questo l’hanno votata. E’ stata una legge scritta e approvata da tutti i partiti per arginare il più possibile la nostra formazione». — Luigi Di Maio, 10 marzo 2018

Non mi è ancora chiarissimo dove sia questo caos paventato da vari politici e commentatori. Il 4 marzo oltre 33 milioni di italiani hanno votato in modo regolare ed ordinato per rinnovare le due Camere. Come risultato, abbiamo 945 parlamentari eletti freschi freschi (più 5 senatori a vita) che il 23 marzo terranno la loro prima seduta per l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento, come prevede l’articolo 61 della Costituzione. Fin qui, tutto è andato per il meglio. Tutto l’opposto del caos, sembrerebbe.

E invece no, per Luigi Di Maio siamo “nel caos”. OK, diciamo che si tratta di un’iperbole. Nessun problema. Probabilmente il frontman del “Movimento 5 Stelle” (M5S) voleva dire che nessuna forza politica ha ottenuto la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento. Che in sostanza è esattamente quanto accaduto nella maggioranza delle precedenti diciassette legislature.

Ad ogni modo, qualunque cosa intenda Di Maio per “caos”, sostenere che nella prossima legislatura (parliamo della diciottesima, quello che ancora deve tenere la sua prima seduta!) non ci sarà una maggioranza a causa della legge elettorale in vigore è semplicemente sbagliato. È sbagliato matematicamente. Nel senso che non può essere un’opinione, o perlomeno non è un’opinione sensata: è proprio sbagliato e non c’è “sì, ma” che tenga. Il perché è facile capirlo. Se volete ve lo spiego.

Innanzitutto guardiamo alla legge elettorale in vigore, il Rosatellum, che secondo Di Maio sarebbe stata “scritta e approvata da tutti i partiti per arginare il più possibile” il M5S. (En passant, è falso che il Rosatellum è stato approvato “da tutti i partiti”, ma sorvoliamo su questa menzogna). Ebbene, considerando che una legge elettorale fa sostanzialmente una cosa — trasforma voti in seggi — guardiamo come il Rosatellum ha trasformato i voti del 4 marzo 2018 in seggi. Ecco i dati della Camera fornitici gentilmente dal Viminale:

  • Centrodestra: 37% dei voti, 263 deputati (ovvero 41,2% dei seggi)
  • M5S: 32,6% dei voti, 222 deputati (ovvero 35,5% dei seggi)
  • Centrosinistra: 22,8% dei voti, 117 deputati (ovvero 18,5% dei seggi)
  • LeU: 3,3% dei voti, 14 deputati (ovvero 2,2% dei seggi)

Quindi vediamo che il malefico Rosatellum ha “svantaggiato” il partito di Di Maio talmente tanto da avergli assicurato più di 1/3 dei seggi con meno di 1/3 de voti, per la precisione il 35,5% dei deputati con il 32,8% dei voti. Il discorso è praticamente identico per il Senato: 112 seggi (il 35,5% dei 315 senatori) con il 32,2% dei voti. Secondo Di Maio questa è una legge fatta contro il suo partito.

Ma se ci siamo fatti convincere da Di Maio che il Rosatellum è brutto brutto brutto, guardiamo allora cosa sarebbe accaduto se le elezioni 2018 si fossero tenute con un sistema elettorale differente. Lo facciamo prendendo in prestito i grafici colorati elaborati da YouTrend, che come i celeberrimi disegnini possono aiutare a capire un concetto anche le persone con problemi di dislessia o che comunque hanno basse abilità di lettura e comprensione.

Cosa sarebbe successo se i partiti del complotto denunciato da Di Maio non avessero votato la legge Rosatellum per arginare il partito di Di Maio? Si sarebbe votato col Consultellum, con il quale il M5S avrebbe ottenuto non 221 deputati, ma 224. Tre in più, niente non è, ma ahinoi gli mancherebbero comunque 92 deputati per arrivare ad avere la maggioranza assoluta, seppur risicatissima, di 316 seggi su 630. Dunque NON avrebbe avuto la maggioranza.

CONSULTELLUM legge elettorale

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E se i partiti del complotto invece di introdurre il Rosatellum avessero rispolverato il Mattarellum? Il M5S avrebbe ottenuto 249 deputati. Dunque NON avrebbe avuto la maggioranza.

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E se i partiti del complotto invece di rispolverare il Mattarellum avessero deciso di ripescare la legge elettorale del 1946? La legge elettorale in vigore dal 1946 al 1993 era sostanzialmente un proporzionale puro, per cui un partito con circa il 32% dei voti avrebbe ottenuto il 32% circa dei seggi. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

E se il Porcellum per grazia di Dio non fosse stato bocciato dalla Consulta? Il M5S avrebbe ottenuto 166 deputati. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta. (La maggioranza assoluta alla Camera l’avrebbe ottenuta il centrodestra, con 341 seggi, ma non avrebbe avuto la maggioranza al Senato).

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E se i partiti del complotto avessero introdotto il sistema spagnolo? Il M5S avrebbe ottenuto 266 deputati. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

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E se i partiti del complotto avessero introdotto il sistema tedesco? Il M5S avrebbe ottenuto 250 deputati. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

 

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E se i partiti del complotto avessero introdotto il sistema greco? Il M5S avrebbe ottenuto 290 deputati. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

 

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E se i partiti del complotto avessero introdotto il sistema britannico? Il M5S avrebbe ottenuto 253 deputati. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

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E se i partiti del complotto avessero introdotto il sistema francese? Il M5S avrebbe ottenuto, al primo turno, 22 seggi alla Camera. E al secondo turno? Ovviamente non possiamo saperlo, ma secondo YouTrend “una convergenza dei voti di centrodestra avrebbe verosimilmente tolto al M5S almeno la metà dei seggi”. Dunque il M5S NON avrebbe avuto la maggioranza assoluta.

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In conclusione, abbiamo visto che quando Di Maio dice che il caos (sic) e l’instabilità sono stati creati dalla legge elettorale Rosatellum dice una cosa sbagliata. “Una vera e propria bufala”, scrive YouTrend. Di Maio dice una bugia senza senso in quanto nessuna legge elettorale precedentemente in vigore in Italia o attualmente in vigore nei principali Paesi del globo terracqueo avrebbe regalato oltre la metà dei seggi al partito di Di Maio, che ha ottenuto meno di 1/3 dei voti.

Ah, fermi tutti. Anche il partito M5S ha proposto una legge elettorale, soprannominata “Toninellum” o “Democratellum“. Si tratta sostanzialmente di un sistema proporzionale simile a quello spagnolo. Ebbene, vi svelo un segreto: sapete chi avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi se si fosse votato con quel sistema? Nessuno. Un auto-complotto.

 

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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10 Responses to Il complotto del Rosatellum

  1. GianPaolo says:

    Se è per questo i grillini pensano di dover governare perchè votati dalla “maggioranza” degli italiani, quando invece rappresentano solo 1/3 dei votanti ed 1/4 degli aventi diritto.

    • danilocdea says:

      Non hanno ancora capito quanto scritto nella “costituzione più bella del mondo”. Magari glielo spiega Travaglio entro il centenario del 1948.

  2. Ormai ci redono solo loro al complotto

  3. Edoardo Giaq says:

    Solo in Italia un partito può arrogantemente voler governare da solo avendo ottenuto meno di un terzo dei voti.

    Ma del resto, sappiamo che la matematica e Di Maio non vanno molto d’accordo, basta vedere il reddito di cittadinanza per capire come i numeri non facciano per lui.

  4. 补肾壮阳 says:

    大气博客,让人留恋不舍!

  5. lanfranco says:

    Scusate la mia ignoranza politica, ma non ho ancora capito il mio voto chi ha favorito. Forse anziché fare le votazioni è più semplice tirare i dadi e vedere chi vince.

  6. jaguar says:

    I 5 stelle con tutte le false promesse dette e rimangiate hanno rubato a Renzi l’appellativo di ciocapiât. Solo in Italia anzi solo in sud Italia un partito come questo poteva prendere quasi 1 voto su 2.

    • Alberi Ovunque says:

      Dal 1861 a oggi, l’unica legge elettorale in grado di far governare il M5S sarebbe la legge Acerbo. Assegnava i 2/3 dei seggi al partito più suffragato sopra la soglia del 25%. Fu approvata dal Parlamento nel 1923. Presidente del Consiglio era Benito Mussolini.

    • Marco Ro says:

      Allevati a Pianeta Gaia,a decrescita felice,a biowash,a microchip sottopelle,a pomodori-merluzzi che fanno stragi di bambini,a dialogo con l’isis,a scandalo fate girare, a clicca qui prima della censura,a bava alla bocca,al giustizialismo a senso unico,a vaffanculo,a monologhi dai palchi,a delegittimazione dei giornalisti (tranne scanzi e travaglio che invece bisogna far girare), dei dirigenti, dei politici (tranne di Pietro che pagava Casaleggio), degli scienziati,a psiconano e ebetino,a zombie e mummie,a vecchia puttana e cancronesi, gli italiani hanno capito che c’erano persone normali (non politici tutti anormali tranne pertini) e oneste (non politici tutti ladri tranne berlinguer) che offrivano 780 euro al mese a tutti anche senza lavorare e li hanno votati. Si sa che l’italiano è furbo.

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