Martedì 5 dicembre 1933, con la ratifica del XXI Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America, si sancì la fine del XVIII emendamento, che proibiva il consumo e la produzione di bevande alcoliche.
Da un giorno all’altro, milioni di statunitensi poterono tornare ad acquistare bevande alcoliche liberalizzate e regolarmente tassate, facendo impennare le entrate nelle casse federali.
In breve tempo, vennero creati circa 1 milione di posti di lavoro legali collegati all’industria degli alcolici.
Le distillerie illegali e i bar clandestini chiusero i battenti. Le mafie e le bande criminali che gestivano il mercato nero dell’alcol videro andare in fumo un business da miliardi di dollari.
Finiva un’era, quella del Proibizionismo. Ma gli enormi capitali accumulati in solo 13 anni permise alle mafie nate nelle grandi città americane di reciclarsi in altri settori economici, in primis spaccio di droga e costruzioni. In questo senso, i danni del Proibizionismo sono decisamente di lunga durata.
Non posso trattenere la sopresa nel constatare che sei ancora ‘vivo’ e questo mi rallegra.
Finite lvacanze eh… ;-)