Rassegna settimanale di notizie asiatiche
3 luglio — Indonesia e Malesia, gruppi islamici boicottano Starbucks: sostiene i diritti Lgbt
Influenti gruppi islamici in Indonesia e Malesia hanno lanciato un boicottaggio della Starbucks per il sostegno della catena statunitense di caffetterie ai diritti degli omosessuali. L’iniziativa è partita da Muhammadiyah (Seguaci di Maometto), gruppo islamico indonesiano forte di circa 30 milioni di membri, ed è stata raccolta da Perkasa, gruppo islamico malese di destra che conta circa mezzo milione di membri. La rabbia dei conservatori indonesiani e malesi si è scatenata dopo che in rete è circolato un video del 2013 in cui l’ex amministratore delegato di Starbucks, Howard Schultz, dichiarava di sostenere i diritti delle persone Lgbt. «Se Starbucks pensa solo agli affari, va bene», ha dichiarato Anwar Abbas, il leader della Muhammadiyah. «Ma che non porti qui la sua ideologia». Muhammadiyah e Perkasa hanno emesso dei comunicati esortando ii governi di Giacarta e Kuala Lumpur a revocare la licenza commerciale a Starbucks come anche ad altre multinazionali statunitensi che seguono simili politiche di sostegno ai diritti umani, come Apple e Microsoft.
4 luglio — Vietnam, ad Hanoi zero motorini entro il 2030
Il Comitato del popolo di Hanoi, la capitale del Vietnam, ha approvato un piano per vietare la circolazione di moto e motorini entro il 2030: la mossa mira a ridurre ingorghi e inquinamento. Al momento i circa sette milioni di abitanti di Hanoi possiedono 5 milioni di motociclette, mentre le auto sono circa 500.000. La decisione di vietare i motocicli è stata approvata da 85 dei 86 consiglieri del Comitato del popolo. Resta da capire come si intende porre rimedio ai gravi problemi legati all’inquinamento atmosferico nei 13 anni che ancora ci separano dall’entrata in vigore del divieto.
4 luglio — Corea del Nord lancia primo missile balistico intercontinentale
Pyongyang ha testato con successo il suo primo missile balistico intercontinentale, che ha coperto 930 chilometri di volo prima di inabissarsi nel Mare del Giappone. Il successo del test conferma i progressi raggiunti dal regime di Kim Jong-un nel suo programma per la costruzione di sistemi che possano raggiungere gli Stati Uniti continentali.
5 luglio — Iraq, assassinato il “Brad Pitt” di Baghdad
Rapito, torturato e ucciso barbaramente perché ritenuto effeminato: è la sorte di Karar Nushi, studente, modello e attore iracheno noto per la somiglianza con Brad Pitt. Secondo i suoi amici, a ucciderlo senza pietà sarebbe stato qualche gruppo islamista che non approvava il suo stile di vita. La vittima aveva ricevuto una lunga serie di minacce di morte da non meglio precisati gruppi di fanatici religiosi, sia sunniti che sciiti. Come riporta anche il Corriere della Sera, dal 2003 ad oggi, diversi giovani iracheni sono stati rapiti e uccisi a causa del loro orientamento sessuale: dietro gli omicidi ci sarebbero diversi gruppi islamici, sia sciiti che sunniti.
5 luglio — Corea del Nord non rinuncia al nucleare: “sono pacchi regalo per i bastardi americani”
Pyongyang non rinuncerà al suo programma nucleare ed i missili balistici intercontinentali sono “sono pacchi regalo per i bastardi americani”: lo ha dichiarato la Kcna, la TV di stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea. Il servizio ha aggiunto che i missili nordcoreani sono capaci di trasportare testate nucleari.
8 luglio — Unesco, Città Vecchia di Hebron e Tomba dei Patriarchi sono siti palestinesi
Una risoluzione dell’Unesco ha stabilito che la Città Vecchia di Hebron e la Tomba dei Patriarchi, che gli arabi chiamano Moschea di Abramo, sono siti palestinesi. La decisione ha fatto infuriare il governo d’Israele, con il premier Benyamin Netanyahu che ha annunciato il taglio di un milione di dollari ai fondi che il suo Paese paga come membro dell’Onu. Al contrario, l’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha salutato la risoluzione definendola un “evento storico”.
L’@UNESCO ha dichiarato la Città Vecchia di #Hebron/Al-Khalīl Patrimonio dell’Umanità.pic.twitter.com/ToL7IcmnEp
— Asiablog.it (@Asiablog_it) July 8, 2017
9 luglio — Iraq, Mosul liberata dall’ISIS: premier annuncia vittoria
Il primo ministro iracheno, Haidar al Abadi, ha annunciato la liberazione di Mosul ed è giunto in città per congratularsi con le forze armate per la vittoria sull’Isis dopo una battaglia durata nove mesi. La seconda città irachena è ridotta in macerie e gli sfollati sono circa un milione.
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