Rassegna settimanale di notizie asiatiche
12 giugno — Khamenei, instabilità Medio Oriente colpa Usa: hanno creato l’ISIS
La Guida suprema dell’Iran, ayatollah Sayyed Ali Khamenei, sostiene che gli Stati Uniti ed i loro «agenti sono responsabili dell’instabilità in Medio Oriente». «Chi ha creato lo Stato Islamico? L’America», ha detto il leader politico-religioso iraniano, aggiungendo che «è veramente ridicolo che gli Stati Uniti parlino di diritti umani mentre si trovano accanto ai Sauditi, tribali e medievali, in un luogo che non ha una minima nozione di democrazia, ed al contempo accusino l’Iran, che è un emblema di democrazia.»
13 giugno — Corea del Nord libera studente USA ma il ragazzo è in coma
Pyongyang ha rilasciato lo studente universitario statunitense Otto Warmbier, detenuto nella Repubblica Popolare Democratica di Corea da 17 mesi, ma purtroppo il ragazzo è stato in coma. Le autorità del regime di Kim Jong-un hanno fatto sapere che il giovane sarebbe caduto in coma dopo la somministrazione di una pillola per il sonno, una spiegazione che non sta in piedi.
13 giugno — Filippine, truppe USA nella battaglia di Marawi
Un portavoce dell’esercito delle Filippine ha dichiarato mercoledì che le truppe americane stanno assistendo l’esercito filippino nella battaglia di Marawi contro i militanti jihadisti legati all’ISIS. L’annuncio dei militari filippini, confermato dal Pentagono, arriva dopo che il Presidente filippino Rodrigo Duterte aveva negato di aver chiesto aiuto a Washington, palesando una frattura tra la sfera politica e quella militare nella gestione della crisi.
17 giugno — Iran, vietata la zumba
In Iran è stata vietata la Zumba, un tipo di ginnastica aerobica con sottofondo di musica musica afro-caraibica. Il divieto è stato deciso dall’organizzazione statale per la promozione delle attività sportive, la Federazione Sport per Tutti, che ha stabilito che la Zumba non può rientrare tra gli sport ammessi nella Repubblica Islamica perché fare «movimenti ritmici» è illegale. Dalla Rivoluzione islamica del 1978-1979, anno della cacciata dello scià e della instaurazione di un regime teocratico, nell’ex Persia sono vietate attività quali il ballo, le feste miste e la consumazione di bevande alcoliche.
18 giugno — Iraq, assalto a Mosul
Le truppe governative domenica hanno cominciato a penetrare nelle stradine della città di Mosul, l’ultima roccaforte dell’Isis nella seconda città irachena. Secondo gli esperti militari americani si tratta di una delle più difficili battaglie urbane dalla Seconda Guerra Mondiale. L’esercito iracheni ha lanciato una vasta operazione nell’ottobre scorso per riconquistare Mosul, sotto occupazione Isis dal 2014. Si teme che che circa 150.000 civili siano intrappolati nel centro cittadino, dove secondo l’Onu verrebbero usati come scudi umani.
18 giugno — Cina, l’editoriale di Molinari: Il Dragone alle porte dell’Europa
18 giugno — Maldive, radicalismo islamico in crescita
Le Maldive sono conosciute come un paradiso dalle spiagge incontaminate e dai resort favolosi, ma il recente assassinio di un blogger progressista, pugnalato a morte da molti assalitori, ha mostrato una possibile seconda faccia della medaglia. Ne parla il New York Times, che ricorda che il piccolo arcipelago dell’Asia Meridionale fornisce il più alto numero di combattenti stranieri per capita al mondo ai gruppi jihadisti in Siria e in Iraq.
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