Rassegna settimanale di notizie asiatiche
27 marzo — Pitone ingoia uomo in Indonesia
Il giovane Akbar, 25 anni, non aveva fatto ritorno a casa dopo essere andato a lavorare nella piantagione di palme della famiglia. Il giorno seguente i parenti hanno scoperto un pitone lungo 7 metri nel giardino dietro casa con il ventre rigonfio di una preda di grandi dimensioni. L’animale si muoveva a fatica perché stava ancora digerendo la sua vittima. I presenti hanno squarciato il ventre del rettile (video) con un coltello da caccia ed all’interno hanno trovato lo sventurato Akbar, ormai senza vita.
28 marzo — Russia potrà usare basi Iran “contro terroristi”
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha fatto sapere che la Russia potrà usare le basi militari in Iran per missioni contro i “terroristi” in Siria, ma l’autorizzazione “sarà valutata caso per caso”. L’annuncio è giunto nell’ambito della visita ufficiale a Mosca del presidente Hassan Rohani e di altri membri del governo iraniano, incluso il ministro Zarif.
29 marzo — Clima, Cina conferma accordi Parigi mentre Trump cancella la svolta verde di Obama
La Cina conferma di voler mantenere tutti gli impegni sul taglio dei gas serra sottoscritti nell’Accordo di Parigi, Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, all’indomani della firma del presidente Usa, Donald Trump, al decreto che rilancia l’uso del carbone per l’industria americana. Il commissario europeo al clima, Miguel Arias Canete, ha espresso “rammarico” per la decisione di Trump di “tornare al passato” invece di investire sulle energie pulite. Nel 2012 Trump scrisse su Twitter che il riscaldamento climatico era un concetto «creato da e per i Cinesi per rendere la produzione statunitense non competitiva». Nel 2014 precisò che il «RISCALDAMENTO CLIMATICO è una cazzata che deve finire. Il nostro pianeta sta congelando».
30 marzo — Corea del Sud, arrestata ex presidente Park
L’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye, accusata di corruzione, è stata arrestata in quanto i giudici ritengono esista il pericolo che la donna possa distruggere le prove della sua colpevolezza. Park, 65 anni, era stata rimossa lo scorso 10 marzo, dopo che la Corte costituzionale aveva validato l’impeachment del 9 dicembre votato dal Parlamento. La prima presidente donna della Corea del Sud è caduta in disgrazia per aver permesso ad una sua stretta confidente, la “sciamana” Choi Soon-sil, di intromettersi nelle questioni di Stato e di ricattare grandi gruppi industriali quali la Samsung. La Park si è proclamata innocente.
30 marzo — Chiusa crisi Malesia-Corea del Nord: cadavere di Kim Jong-nam verso Pyongyang in cambio dei 9 malesi “sequestrati”
La Malesia ha accettato di trasferire in Corea del Nord il corpo di Kim Jong-nam, ucciso 13 febbraio all’aeroporto di Kuala Lumpur, mettendo fine alla crisi diplomatica tra i due Paesi asiatici. Nel frattempo i nove cittadini malesi bloccati in Corea del Nord hanno ricevuto il permesso di lasciare Pyongyang. I due Paesi hanno anche rimosso il bando a partire deciso sui cittadini delle rispettive nazioni residenti a Pyongyang o Kuala Lumpur, nel pieno della crisi diplomatica. Kim Jong-nam era il fratellastro del Capo di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea Kim Jong-un.
31 marzo — Israele, nuova colonia in Cisgiordania
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato l’imminente fondazione di un nuovo insediamento israeliano in Cisgiordania, il primo dagli Accordi di Oslo del 1993. La decisione arriva nel 41esimo anniversario del Giorno della Terra, nel quale i palestinesi ricordano i connazionali uccisi nel corso delle proteste contra la confisca di terre arabe. Il giorno precedente i leader della Lega Araba, riunitisi in Giordania, si erano detti pronti a una “riconciliazione storica” con Israele a condizione del ritiro dello Stato ebraico entro i confini del 1967. L’Onu ha definito la l’annuncio del nuovo insediamento israeliano un “ostacolo alla pace”.
31 marzo — Birmania, militanti Rohingya: «ci prenderemo i nostri diritti»
«Ci prenderemo i nostri diritti. Lotteremo contro il crudele governo militare» Lo ha dichiarato nella sua prima intervista Ata Ullah, leader di un gruppo armato di etnia Rohingya recentemente formatosi in Birmania. Il guerrigliero ha smentito ogni legame con gruppi jihadisti internazionali, aggiungendo che la sua fazione continuerà a combattere contro lo Stato fino a quando Aung San Suu Kyi, la leader del governo di Naypyidaw, deciderà di adoperarsi fattivamente per proteggere i Rohingya, la minoranza etnoreligiosa vittima della persecuzione delle autorità birmane.
31 marzo — Cina, proibiti burka e barbe “anormali” nello Xinjiang
La Cina ha proibito burka e barbe “anormali” nella regione occidentale dello Xinjiang come parte di una stretta “contro l’estremismo”. I nuovi regolamenti proibiscono anche le “idee estremististe” e rendono illegale il rifiutarsi di guardare o ascoltare la propaganda del governo alla radio o alla TV, così come l’impedire ai bambini di ricevere l'”educazione nazionale”. Lo Xinjiang è la patria degli uiguri, un gruppo etnico turcofono di religione islamica, molti dei quali si lamentano della repressione culturale e religiosa portata avanti dal governo di Pechino. L’area è una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese dal 1955. Nel 2009 è stata teatro di una serie di violenti scontri tra gruppi di uiguri e la popolazione di etnia Han.
2 aprile — Corea del Nord, Trump: «Cina aumenti pressioni o Usa pronti ad azioni unilaterali»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti sono disposti ad azioni unilaterali per frenare il programma nucleare della Corea del Nord. «La Cina ha una grande influenza sulla Corea del Nord», ha detto Trump in un’intervista pubblicata domenica sul Financial Times. «E la Cina dovrà decidere se aiutarci con la Corea del Nord oppure no. Se lo fanno, sarà molto buono per la Cina. Se non lo fanno, non sarà un bene per nessuno.»
Fonte immagine: PressTV