Corea in piazza per chiedere dimissioni della Presidente Park: la sua sciamana avrebbe estorto milioni di dollari a Samsung e altri grandi gruppi industriali
(Asiablog.it) – Venti di protesta in Corea del Sud dove sabato 12 novembre circa un milione di persone provenienti da tutto il Paese hanno partecipato a Seul ad una maxi manifestazione per chiedere le dimissioni della presidente Park Geun-hye coinvolta in un grave scandalo. Si tratta della manifestazione politica più imponente da almeno un decennio.
Secondo le accuse, la 64enne Park avrebbe subito per anni la forte influenza della signora Choi Sono-sil, una “sciamana” attualmente in stato di arresto con l’accusa di aver sfruttato la sua relazione con la presidente per estorcere circa 70 milioni di dollari da grandi gruppi industriali, denaro che sarebbe stato trasferito alla Choi in forma di donazioni a favore di due fondazioni private da lei dirette.
Tra le aziende perquisite dalla polizia c’è anche Samsung, colosso coreano dell’elettronica e maggiore produttore al mondo di smartphone, che avrebbe versato segretamente alla Choi circa 3 milioni di dollari.
La sciamana, come una sorta di Rasputin coreana, avrebbe anche manipolato psicologicamente la Park influenzando le politiche nazionali più importanti.
Le due donne sarebbero amiche e confidenti da diversi decenni in quanto Choi è figlia del defunto Choi Tae-min, anch’egli sciamano e chiromante ma soprattutto consigliere del padre della Park, Park Chung-hee, dittatore militare della Corea del Sud dal 1963 al 1979, quando venne assassinato.
La Park, esponente del partito di centro-destra Saenuri, è stata costretta a scusarsi pubblicamente per i suoi stretti legami con la controversa Choi ed ha promesso di collaborare con l’autorità giudiziaria nelle indagini in corso.
Ad ogni modo, una serie di rivelazioni sembrerebbero dimostrare la partecipazione della presidente all’attività di raccolta di “donazioni”, il che le potrebbe costarle l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici.
In seguito allo scandalo la popolarità della Park, eletta presidente nel dicembre 2012 con il 51 per cento dei voti, è scesa ad un misero 5 per cento.
Mentre le indagini continuano e le proteste non accennano a fermarsi resta da vedere se la prima donna ad assumere la più alta carica istituzionale del Paese a sud del 38esimo parallelo riuscirà a terminare gli ultimi 15 mesi del suo mandato presidenziale. In caso contrario Park Geun-hye diventerebbe il primo capo di stato sudcoreano a non completare il suo mandato.
Fonte immagine: Korea Herald