Di fronte alla crescita del movimento Black Lives Matter tanti americani hanno avuto la bella idea di rispondere con lo slogan All Lives Matter. Ecco perché sbagliano
(Asiablog.it) — Chi critica il movimento Black Lives Matter (le vite nei neri contano) rispondendo All Lives Matter (tutte le vite contano) sbaglia.
Questo non significa che Black Lives Matter debba essere esente da critiche. Al contrario, ci sono decine di esempi di azioni e dichiarazioni di alcune frange del movimento, o di alcuni leader più o meno riconosciuti, che andrebbero discusse e criticate.
Per non parlare dei veri e propri crimini commessi da cani sciolti come Micah Johnson, il cecchino di Dallas, rispetto ai quali bisogna esprimere solo la più ferma e netta condanna.
Fatta questa dovuta premessa, torniamo al punto: è sbagliato uscirsene con All Lives Matter per mettere a tacere o sminuire l’importanza dello slogan e del movimento Black Lives Matter.
Ovviamente è vero che ogni essere umano è importante e tutte le vite contano allo stesso modo, indipendentemente dal colore della pelle delle persone. Questo è ovvio.
Ma dire che il movimento Black Lives Matter è inutile, insensato o sbagliato perché All Lives Matter equivale a dire che chi scende in piazza a vendere azalee per la lotta contro il cancro sbaglia perché “tutte le malattie contano”.
E’ ovvio che tutte le malattie sono importanti. Come è ovvio che la vita di chi si ammala o muore di Aids, diabete o malaria è importante quanto quella di chi si ammala o muore di cancro.
Ma le persone che scendono in piazza a vendere le azalee stanno cercando di fare qualcosa per risolvere uno, almeno uno, degli infiniti problemi dell’umanità. Ribattergli da dietro una tastiera che sbagliano perché mentre vendono le loro azalee per la ricerca contro il cancro ci sono un sacco di persone che muoiono di Aids, diabete e malaria è fare inutile benaltrismo che non risolve né un problema né l’altro.
Do people who change #BlackLivesMatter to #AllLivesMatter run thru a cancer fundraiser going “THERE ARE OTHER DISEASES TOO”
— Arthur Chu (@arthur_affect) November 27, 2014
Allo stesso modo, chi scende in piazza con Black Lives Matter non sta dicendo e nemmeno pensa che “ONLY Black Lives Matter”. Non dicono né pensano che SOLO le vite degli afroamericani sono importanti. Non stanno nemmeno dicendo che le vite degli afroamericani sono PIÙ importanti di quelle dei nativi americani, degli ispanici, degli asiatici, dei bianchi o di chiunque altro.
Black Lives Matter sta cercando di attirare l’attenzione pubblica sul problema, dimostrabile, dei pregiudizi delle forze dell’ordine e del sistema giudiziario statunitense nei confronti dei cittadini afroamericani.
Stanno denunciando la disparità di trattamento dei diversi gruppi etnici, la differenze economiche e di opportunità, il linguaggio e i pregiudizi dei media, tutte cose che una parte dell’America ancora non capisce, non vede, o si rifiuta di vedere.
In un paese come gli Stati Uniti d’America solo cercare di far passare questo messaggio è impresa assai difficile. Chi fa spallucce e cavilla sulla semantica rispondendo che Black Lives Matter sbaglia perché “tutte le vite contano” da una parte dice una banalità, dall’altra contribuisce alla perpetuazione del razzismo, della diseguaglianza e dell’ingiustizia.
Nel video qui sotto lo stesso concetto è spiegato con una simpatica metafora culinaria.
Fonte immagine: Counter Current News
Non è facile essere chiari su un argomento così sottile. Complimenti!
White lives matter…
Tutte le vite umane contano allo stesso modo, tra le malattie invece ce ne sono di più gravi e quindi più importanti da curare. Per questo All lives matter ha senso e il discorso sul cancro no
Scusate ma siete rincoglioniti, non capite le regole basilari della grammatica oppure lo fate apposta?
Se dico che LE VITE DEI NERI SONO IMPORTANTI non sto dicendo che le vite dei bianchi non contano un cazzo.
Mentre invece sei un emerito stronzo se vai da uno che raccoglie donazioni per i tumori al seno e gli rimpi i coglioni dicendo “ue’ zio guarda che tutte le malattie sono importanti eh! Mica solo il tumore al seno! Anche i malati di tumore al fegato sono importanti! Per cui sbagli a raccogliere donazioni per la ricerca sul tumore al seno!”
Sì siamo tutti rincoglioniti! per fortuna esistono fenomeni come te che non capiscono quello che leggono….
se dico che le vite dei bianchi sono importanti non sto negando che lo siano anche quelle dei neri e allora: White lives matter!
Ma certo che OGNI vita e’ importante indipendentemente dal fatto che sei uomo o donna, biondo o moro, bianco o nero! Ma se tu stai crepando di tumore al seno e stai piangendo di dolore e io arrivo e ti dico “ue’ zia guarda che tutte le malattie sono importanti eh! Mica solo il tumore al seno!” allora sarei una stronza! Ma siete rincoglioniti o davvero non riuscite a capirlo?
Sei in torto Gaia, se dico All lives matter includo tutte le etnie e razze, non sto dicendo che lo slogan Black lives matter sia sbagliato anzi, lo condivido, ma se non fosse stato Floyd bensì un latino-americano avremmo uno slogan diverso. Quindi All lives matter è una rivisitazione/miglioramento dello slogan che non intende sminuire quello precedentemente utilizzato bensì tutelare e ricordare che tutte le vite contano. Il discorso delle malattie è del tutto diverso e non regge poiché se uno dona per la ricerca sul cancro nessuno, e dico nessuno dovrebbe avere niente da obiettare.
Eh capita, comunque non capisco cosa centri il tumore al seno con all lives matter. Comunque le esistono le donazioni a enti che si occupano di più malattie e poi non scenderei in piazza a dire Ue GuArDa ChE tUttE Le MaLaTtiE iMPortANO, malattie e discriminazione sono due cose completamente diverse.
Io creto che in contrapposizione allo slogan “ black lives matter” non sia giusto scrivere “all” ma bensì “white”!!
“White lives mater “
Ah si, certo..quelli che insieme ad una grossa fetta di opinione pubblica continuano a credere che BLM sia un movimento per i diritti umani, di alcuni e non di altri, perché c’è ancora chi pensa che negli usa a fare la differenza sia il colore della pelle e non lo status socio economico, e che magari le statue di Colombo e Churchill si siano imbrattate da sole, o al massimo che siano stati soggetti con evidenti problemi psichici a farlo, però il sunto di queste righe è a dir poco stupendo, insomma il razzismo è un marchio registrato e guai anche soltanto credere che possa riguardare casi diversi da quello che si vorrebbe come significato storico, d’altronde è il pensiero pop a vietando e se usi il pensiero critico, si sa, sei quello imbruttito, cattivo..razzista