Seul ha un piano segreto per “annientare” Pyongyang. Lo ha scritto la principale agenzia di stampa sudcoreana
(Asiablog.it) — Pyongyang sarà “ridotta in cenere e cancellata dalle mappe” se il regime nordcoreano dovesse solamente provare ad usare le sue armi atomiche contro la Corea del Sud.
In questo ipotetico attacco preventivo, la capitale della Corea del Nord sarebbe “completamente distrutta da missili balistici e granate altamente esplosive”, con i bombardamenti concentrati sulle zone che ospitano i bunker del leader supremo Kim Jong-un e dei pezzi da novanta del regime.
E’ questo il “piano segreto” di Seul secondo una fonte militare sudcoreana intervistata da Yonhap, agenzia di stampa finanziata con fondi pubblici e nota per avere stretti legami con il governo della Corea del Sud.
Corea del Nord, la bomba più potente
La notizia è stata pubblicata pochi giorni dopo il quinto — e più potente — test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, venerdì 9 settembre, che ha attirato le critiche persino dello storico alleato cinese.
Il programma nucleare della Corea del Nord è stato rilanciato da quando il 32enne Kim Jong-un ha assunto il controllo del paese in seguito alla morte del padre, Kim Jong-il, nel 2011.
Secondo gli esperti oggi la Corea del Nord avrebbe la capacità di produrre 20 bombe nucleari entro la fine del 2016.
Corea del Sud: «sanzioni più severe»
Il ministro degli esteri della Corea del Sud, Yun Byung-se ha dichiarato sabato scorso che la capacità nucleare del Nord sta crescendo rapidamente. Yun ha aggiunto che i recenti test nucleari dimostrerebbero che il regime di Pyongyang non sarebbe intenzionato a cambiare rotta, ergo la necessità di sanzioni più severe da parte della comunità internazionale.
E’ dello stesso avviso l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Corea del Nord, Sung Kim, che ha dichiarato: «Lavoreremo a stretto contatto col Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per coordinare le più decise misure possibile contro le azioni della Corea del Nord.»
Il Presidente della Corea del Sud, la signora Park Geun-hye, ha detto che “la pazienza della comunità internazionale è giunta al limite” ma Kim Jong-un rimane insensibile di fronte agli avvertimenti delle potenze straniere perché “mentalmente fuori controllo”.
Pyongyang, armi nucleari nostro diritto
Pyongyang ha bollato la minaccia di sanzioni come “insensata” e “ridicola” ed ha chiesto agli Usa di riconoscere alla Repubblica Popolare Democratica di Corea il diritto di dotarsi di armi nucleari.
I media di regime hanno argomentato che le armi nucleari sono necessarie per difendersi dalle aggressioni esterne in quanto “il regime di Saddam Hussein in Iraq e il regime di Gheddafi in Libia non sono riusciti a sfuggire al loro destino di distruzione” proprio perché, in seguito alle pressioni internazionali, avevano accettato di rinunciare ai loro programmi nucleari.
Fonte immagine: New York Post