Burkini, referendum in Thailandia, il bambino di Aleppo, le Olimpiadi del 1968, Kashmir: ecco i 5 tweet più popolari di Asiablog.it nel mese di luglio 2016
(Asiablog.it) — Nel mese di agosto 2016 @Asiablog_it ha avuto 750mila visualizzazioni (impressions), 2.400 retweet, 1.800 like e oltre 600 risposte.
A seguire i nostri 5 tweet più popolari, vale a dire i tweet che hanno ottenuto il maggiore engagement su Twitter nel mese di luglio (qui quelli di luglio, qui quelli di giugno).
1) Burkini sì, burkini no
Abbiamo chiesto ai nostri amici si Twitter cosa ne pensano del cosiddetto burkini, un costume da bagno brevettato nl 2007 in Australia che recentemente in alcuni comuni francesi è stato vietato “per motivi di ordine pubblico”. Abbiamo lanciato un sondaggio al quale hanno risposto 491 persone in 24 ore. Per il 70% dei votanti il burkini non va vietato.
Vorreste che in Italia questo costume da bagno venisse vietato? Rispondete, ma soprattutto spiegate perchè.#burkini pic.twitter.com/v2GK6tLioO
— Asiablog.it (@Asiablog_it) August 17, 2016
2) Referendum costituzionale in Thailandia
Questo tweet rimanda ad un post sul referendum “Potëmkin” svoltosi il 7 agosto nel Regno della Thailandia. Il 61% dei votanti ha scelto detto Si alla nuova Costituzion voluta dai militari golpisti, e nel post Referendum in Thailandia: risultato e altre cose da sapere spighiamo perché.
Thailandia, referendum costituzionale: la democrazia Potëmkin del Paese dei Sorrisi https://t.co/EWiNsA8QHr pic.twitter.com/jApOA6gChD
— Asiablog.it (@Asiablog_it) August 7, 2016
3) Omran Daqneesh, il bambino di Aleppo
Questo tweet rimanda ad un post sul bambino siriano assurto all’attenzione internazionale dopo essere stato ferito durante un bombardamento su Aleppo:
Certo, è triste che il mondo si debba interessare alla tragedia in Siria a intermittenza, solo quando l’immagine di un bambino estratto dalle macerie di Aleppo o morto in una spiaggia greca diventa virale. Come è triste che tanti preferiscono demonizzare i profughi di guerra siriani piuttosto che considerarli esseri umani vittime del peggior conflitto di questo secolo. Ad ogni modo serve sottolineare che è già di per sé positivo il fatto che ogni tanto una storia, un video o un’immagine della tragedia siriana riesca a bucare il muro dell’indifferenza internazionale e guadagnarsi le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Non è scontato, o almeno non lo è per tragedie simili che stanno martoriando altre terre e altri popoli, come i somali, gli yemeniti o i rohingya.
Aleppo, la guerra negli occhi di un bambino: la foto di Omran Daqneesh ricorda al mondo che… https://t.co/HbvbOHXiVE pic.twitter.com/ViE09NSmP3
— Asiablog.it (@Asiablog_it) August 19, 2016
4) Le Olimpiadi che passarono alla Storia
16 ottobre 1968. Una data rimasta impressa nella storia delle Olimpiadi. Una delle più potenti immagini del Ventesimo secolo. I velocisti afroamericani Tommie Smith e John Carlos con il pugno chiuso guantato di nero sollevato al cielo durante la premiazione della gara dei 200m. Protestavano contro il razzismo e a sostegno del movimento per i diritti civili.
Le #Olimpiadi che passarono alla Storiahttps://t.co/SP2ObxyKNZpic.twitter.com/5ACCU21IZE
— Asiablog.it (@Asiablog_it) August 10, 2016
5) Violenza in Kashmir
Quella del Kashmir è una storia che i media occidentali stanno seguendo distrattamente, poco e male. Eppure si tratta del “luogo più pericoloso del mondo”, vale a dire di una terra di frontiera contesa tra due potenze nucleari.
Kashmir, scontri tra esercito indiano e popolazione musulmana: 64 morti in 5 settimane https://t.co/UChegkgW9P pic.twitter.com/9rZHJAZ8W5
— Asiablog.it (@Asiablog_it) August 17, 2016
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