9 connazionali uccisi a Dacca, lo ha confermato la Farnesina. Bandiere a mezz’asta in tutto il Bangladesh
(Asiablog.it) — La Farnesina ha diramato la lista dei connazionali deceduti nell’attacco terroristico di venerdì a Dacca, in Bangladesh. Sono Adele PUGLISI, Marco TONDAT, Claudia Maria D’ANTONA, Nadia BENEDETTI, Vincenzo D’ALLESTRO, Maria RIVOLI, Cristian ROSSI, Claudio CAPPELLI e Simona MONTI.
In tutti gli edifici pubblici del Bangladesh sono state esposte bandiere a mezz’asta in segno di lutto per le vittime della strage.
Le morti accertate sono 28: 20 ostaggi di 5 diverse nazionalità (9 italiani, 7 giapponesi, 2 bengalesi, uno statunitense e una 18enne indiana), 6 terroristi e 2 poliziotti.
Le istituzioni italiane hanno espresso condoglianze alle famiglie delle vittime e univoca condanna dell’attentato.
#video, #Mattarella: dolore per la morte violenta dei nostri concittadini https://t.co/VPOTgo0EDj
— Quirinale Uff Stampa (@Quirinale) July 2, 2016
L’Italia tutta insieme, tutta unita, piange i nostri connazionali uccisi a #Dacca. I nostri valori sono più forti dell’odio e del terrore
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 2, 2016
A #Dacca e ovunque nel mondo il terrorismo non vincerà. Difenderemo sempre diritti e libertà. Mi stringo a tutte le vittime e ai loro cari. — Pietro Grasso (@PietroGrasso) July 2, 2016
Cordoglio per famiglie vittime strage #Bangladesh .Ad azione senza frontiere del #terrorismo serve risposta globale https://t.co/ZzuNXf9Nvd
— laura boldrini (@lauraboldrini) July 2, 2016
Dolore per le vittime, vicina a famiglie. Terrorismo sfida globale da combattere insieme. Delegazione UE a #Dacca a disposizione dell’Italia — Federica Mogherini (@FedericaMog) July 2, 2016
L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha scritto che il terrorismo è una minaccia globale e come tale necessita di una risposta concertata a livello internazionale:
“Dacca, pochi giorni fa Istanbul. È chiaro a tutti ormai che siamo di fronte a una minaccia che riguarda tutti i popoli e tutti i paesi. La risposta può essere solo comune, globale, di tutta la comunità internazionale unita.”