Yusra Mardini andrà alle Olimpiadi: salvò 17 persone da un barcone che stava affondando
(Asiablog.it) — L’estate scorsa la casa di Yusra Mardini a Damasco è stata distrutta dai bombardamenti. Lei, ancora 17enne, è fuggita in Turchia insieme alla sorella e da li si è imbarcata verso l’Europa.
Nel tragitto verso la costa greca il motore del gommoncino su cui viaggiavano le due ragazze si è rotto. L’imbarcazione era strapiena — erano in venti tra uomini, donne e bambini su un gommone da sette — e ha cominciato ad imbarcare acqua.
Nessuno a bordo sapeva nuotare eccetto Yusra, sua sorella e un’altra ragazza. Allora si sono tuffate dal gommone che stava affondando e per tre ore hanno nuotato trascinando l’intera barca con a bordo le restanti 17 persone fino alle coste dell’isola di Lesbo.
Yusra e la sorella hanno poi proseguito il viaggio omerico di centinaia di migliaia di profughi di guerra siriani: la via dei Balcani, il problema delle frontiere, i disagi dei centri di accoglienza male attrezzati.
Dopo diverse settimane hanno raggiunto la Germania, dove si sono riunite alla famiglia.
Yusra Mardini è stata selezionata per andare alle Olimpiadi di Rio 2016. Farà parte della squadra di profughi selezionata dal CIO, una squadra senza bandiera che rappresenterà 60 milioni di rifugiati.
La ragazza di Damasco volerà in Brasile un anno dopo aver salvato decine di vite nel mar Egeo.
Mentre Yusra gareggerà nelle piscine olimpioniche di Rio, altre Yusra scapperanno dalla Siria o dalla Somalia, passeranno per Libia e Turchia, si imbarcheranno per Lesbo o Lampedusa.
Le fortunate si salveranno, le sfortunate annegheranno.
La decisione del CIO di portare una squadra di rifugiati alle Olimpiadi non risolverà il problema atavico dei conflitti e delle migrazioni umane. La speranza e’ solamente che questa squadra possa aiutare le tante persone che seguiranno i Giochi Olimpici a capire che anche coloro che scappano da Paesi come la Siria sono esseri umani. E che le maggiori differenze tra noi, un’atleta olimpica come Yusra Mardini e le oltre 10mila Yusra affogate nel Mediterraneo sono dovute al caso e alle opportunità.
Se sei dalla parte dei rifugiati firma la petizione #WithRefugees promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).
Quest’anno sappiamo per chi tifare! Forza Yusra!