Siria, il Presidente: “Aleppo sarà la tomba dei sogni di Erdogan. Vinceremo!” Intanto piovono bombe a grappolo, al fosforo e a implosione su Aleppo Est
(Asiablog.it) — In un discorso al parlamento di Damasco (video in basso) il presidente della Siria Bashar al-Assad ha promesso di riconquistare ogni angolo del Paese dai suoi nemici:
«La nostra guerra contro il terrorismo continuerà non perché amiamo la guerra, ma perché l’opposizione ce l’ha imposta. Abbiamo liberato Palmira e altri territori. E libereremo tutta la Siria. La vittoria è la nostra unica scelta contro il terrorismo.»
Qualunque soluzione politica che non abbia come premessa l’eliminazione del terrorismo dal suolo siriano è destinata al fallimento, ha detto Assad.
Il presidente della Repubblica Araba di Siria ha anche ringraziato i suoi alleati, Russia e Iran, e criticato pesantemente la Turchia affermando che «il regime fascista di Erdogan si focalizza su Aleppo, in quanto è l’ultima speranza per il suo progetto estremista, ma Aleppo sarà il cimitero dove verranno sepolti i sogni e le speranze di questo assassino».
Assad ha poi terminato il suo discorso dinanzi ai 250 parlamentari plaudenti con la solenne promessa: «Vinceremo!»
Ginevra sempre più lontana
Si è trattato del principale discorso pubblico di Assad da quando lo sforzo di mediazione per porre fine alla guerra civile siriana si è interrotto a Ginevra lo scorso aprile.
Il discorso del Presidente siriano, che dimostrano quanto l’intervento russo in Siria abbia rafforzato il suo potere e la sua capacità di continuare le azioni militari, sembra ignorare gli sforzi intrapresi nei mesi scorsi dai mediatori, in primis il segretario di Stato americano John Kerry, per concordare dei cessate il fuoco in modo da permettere agli aiuti umanitari di arrivare nelle aree più martoriate dal conflitto e al contempo spostare gli sforzi dal campo di battaglia al tavolo dei negoziati.
Le parole di Assad suonano dunque come una sfida a chi lavora per una transizione pacifica del potere nel quadro della Conferenza di pace di Ginevra organizzata dall’ONU con la collaborazione dei governi degli Stati Uniti, della Russia e di un’altra dozzina di nazioni.
«Il discorso è dannoso per gli sforzi internazionali che cercano di porre fine alla brutale guerra civile che ha devastato il paese per più di cinque anni» — ha dichiarato Mark Toner, un portavoce del Dipartimento di Stato americano. «Le parole di Assad dimostrano ancora una volta quanto egli sia delirante e non idoneo a guidare il popolo siriano»
Battaglia di Aleppo
Intanto ad Aleppo, nel nord della Siria, continuano gli aspri combattimenti tra governativi e ribelli. Ieri altri 15 civili sono morti a causa dei raid aerei governativi su quartieri controllati dai ribelli, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani.
La stessa ong ha detto che le vittime si vanno a sommare ai circa 450 civili, tra i quali 80 bambini e minorenni, uccisi dai bombardamenti effettuati da entrambi gli schieramenti nelle ultime 6 settimane.
Gli attivisti dell’Aleppo Media Center hanno accusato l’aviazione di Assad di aver usato anche bombe a grappolo, bombe incendiarie al fosforo e a implosione.
Il mese scorso Ahmad Hassun, Gran Muftì di Siria, aveva chiesto alle forze governative di compiere «un genocidio collettivo» ad Aleppo est, l’area controllata dai ribelli. «I criminali mercenari vanno uccisi tutti», ha detto la più alta autorità dell’Islam sunnita siriano alla TV di stato, mentre i civili farebbero bene a scappare finché sono in tempo.
Alessio Fratticcioli [ Articoli | Facebook| Twitter | Google+ ]
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