La giunta militare (NCPO) al potere in Thailandia, con uno schiocco di dita, riesce a far sparire la povertà.
Nel prossimo futuro, gli onnipresenti mendicanti lungo le strade della Thailandia potrebbero scomparire completamente.
Secondo i termini di una nuova legge sul controllo dell’accattonaggio – recentemente adottata dall’Assemblea Nazionale legislativa e di cui è prevista l’applicazione nel corso dei prossimi mesi -, i mendicanti saranno letteralmente “condotti fuori dai marciapiedi.”
Maitri Inthusut, segretario del Ministero per lo sviluppo sociale e la sicurezza (MSDHS), spiega che con la nuova legge alla gente sarà dato ciò di cui ha bisogno, senza dover chiedere l’elemosina. A tal fine, MSDHS starebbe collaborando con tutte le agenzie competenti per assicurare che i mendicanti siano in grado di trovare un impiego e l’accettazione nelle loro comunità.
Se la nuova politica funzionerà è un altro discorso. (Nalutporn Krairiksh, No more beggars on the footpath? The new Beggar Control Act, Prachatai English)
Sarà soddisfatta l’ONU che, almeno in Thailandia, vede in via di soluzione il primo punto degli Obiettivi di sviluppo del Millennio: sradicare la povertà estrema e la fame nel mond0, ed anche le tante Ong oggi impegnate sul territorio dovranno cercarsi altri “paesi poveri”.
Ironia a parte, la complessa questione della povertà nel mondo, non solo in Thailandia, qui viene risolta con chiari metodi “dittatoriali”, il problema non viene affrontato né risolto, viene fatto sparire.
La nuova legge vieta alle persone qualsiasi forma di accattonaggio, diretto o indiretto. Vieta anche estemporanee “manifestazioni di abilità” su percorsi pubblici, gli artisti da strada dovranno registrarsi presso le autorità locali in anticipo. In contrasto con la legge precedente, che non criminalizzava l’accattonaggio e penalizzava solo i fuggiaschi provenienti da strutture di assistenza sociale, viene stabilito che i mendicanti possono essere multati fino a 10.000 baht e/o incarcerati per un massimo di un mese. Le sanzioni per i trafficanti e coloro che cercano di beneficiare dell’accattonaggio sono più gravi: pene detentive fino a tre anni e multe sino a 30.000 baht.
Nathi Sarawaree, segretario generale della Fondazione Issarachon, un gruppo che lavora con i membri della comunità locali di senzatetto, ritiene che la legge abbia lo scopo di fornire alle autorità un mezzo per controllare il problema. Notando che misure legali sono già in atto per affrontare i casi di traffico umano, il benessere dei bambini, gli immigrati clandestini e i senza tetto, egli conclude che la nuova legge è un passo preliminare per tenere i mendicanti fuori dai marciapiedi. (Nalutporn Krairiksh, No more beggars on the footpath? The new Beggar Control Act, Prachatai English)
- Fotografia come esclamazione di vitalità - 19/08/2016
- La Thailandia, la zucca e… il peperoncino - 11/08/2016
- Hiroshima, la bomba di Dio - 06/08/2016