Giorno triste per l’umanità: Israele si vanta di impedire ai profughi di guerra di raggiungere la salvezza in Europa. La dichiarazione arriva con un tweet dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Per Israele, Paese fondato e successivamente popolato da profughi, sarebbe stato difficile immaginare paradosso più grande.
Il pensiero torna alla vicenda del Viaggio dei Maledetti, nel 1939, quando al transatlantico St. Louis carico di 930 rifugiati ebrei che scappavano dalle persecuzioni naziste venne rifiutato lo sbarco a Cuba e poi negli Usa.
Scacciati dalla diffidente America e costretti a tornare in un’Europa sull’orlo della catastrofe, i 930 profughi vennero accolti in parte dall’Inghilterra, ma in parte anche da Francia, Belgio e Olanda, nazioni che nel giro di un anno vennero invase dalle truppe hitleriane. Con la complicità dei fascisti locali, tutti i cittadini di religione ebraica vennero deportati nei campi di sterminio. Duecentocinquataquattro passeggeri del St. Louis perirono durante l’Olocausto.