Ode dai consolati d’Europa agli sconsolati dell’universo intero. (Dato che la nostra macchina del fangone produce così tanto, da Calais fino a Idomeni; e dato che lo stesso fango che qualcuno usò per modellare il primo essere, ora ne ha miracolosamente plasmato un altro: Bayan.)
Caro profugo,
conduci una morte morigerata.
Non abbassare la guardia, che hai di fronte (che ti respinge e ti controlla)
altrimenti vedresti l’orizzonte in te(ro).
Cerca una possibilità, ma non le nostre;
cerca di non avere né odore né sesso né sensi:
non sarebbe giusto né il momento.
Cerca di non avere figli, almeno con te.
Cerca qualcos’altro che non sia una nazione ospitale.
Cerca un altro te(rritorio).
Quando e se l’avrai trovato, so che tu allora non farai entrare noi,
ma solo perché saremo già nello stesso te(rreno).
Con scuse e vergogna.
Altrimilionidisconsolati
(Alessandro Bergonzoni, il Fatto Quotidiano,15/3/2016)
Fonte immagine: nati nel fango
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