Relazione del MCP (febbraio 1938): «… Sono stati adottati provvedimenti di sequestro nei confronti delle seguenti pubblicazioni: … “Illustrazione italiana” per una brutta fotografia del Duce …»
Il Ministero della Cultura Popolare (MinCulPop) è stato un ministero del governo italiano nel Regno d’Italia col compito di controllo sulla cultura e di organizzazione della propaganda del fascismo (Wikipedia).
«Poiché una foto di giornale usualmente non viene scattata per fissare un ricordo ad uso privato né con criteri prioritariamente estetici (fanno relativamente eccezione le illustrazioni di terza pagina e quelle degli spettacoli) il luogo comune vuole che essa rispecchi la realtà e la rispecchi anzi obiettivamente.
Bisogna ricredersi.
L’occhio dell’obiettivo non è un occhio obiettivo. La foto fa vedere quello che la redazione vuol far vedere. Se una identica immagine viene ospitata lo stesso giorno da quotidiani di contrapposta tendenza, essa avrà significati divergenti.
Primo, perché intanto è la testata dello stesso quotidiano che parla precedendo la foto e in un certo senso avallandola; secondo, perché le didascalie si incaricano adeguatamente di spiegarla in base all’ottica redazionale.
Altri espedienti per cui il giornale conferisce una gamma di significati alla foto possono essere le dimensioni (ostentata a tutta pagine, confinata su una colonna…), la collocazione (esibita in prima pagina, seminascosta nelle pagine interne…), il piazzamento (in alto, in basso…), il rapporto che un’immagine può stabilire con le altre dello stesso servizio, o nell’ambito di una rubrica, o con la totalità delle immagini del quotidiano stesso. (Il discorso fotografico, Lamberto Pignotti, Vallecchi, Firenze 1979 – da Le idee della fotografia. La riflessione teorica dagli anni sessanta a oggi, Claudio Marra – Ed. Bruno Mondadori)
Disposizione del Ministero per la Stampa e la Propaganda (28/6/1935): «Non pubblicare fotografie di Carnera a terra.»
Febbraio 2016 – Il Ministero degli Affari Esteri thailandese ha diramato le nuove linee guida per l’approvazione dei visti agli operatori dei media formalizzando criteri molto più restrittivi, … per i fotografi in particolare, … (Prachatai English)
«Alcuni giornalisti stranieri che risiedono qui da tempo, in particolare fotografi, si sono visti rigettare la richiesta di visto dopo anni di lavoro fotografico in Thailandia, e questo è profondamente desolante.» (FCCT – Foreign Correspondents’ Club of Thailand)
Fonte immagini: Duce, Carnera.
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