Il ravanello (raphanus sativus) credo che tutti lo conoscano.
Ma, a leggere Wikipedia, «La collocazione di questa specie nell’ambito del genere non mette d’accordo tutti i botanici. In effetti ci sono tre proposte diverse per risolvere questo problema:
1) il genere ha una sola specie, quella definita da Linneo: Raphanus raphanistrum; specie che viene suddivisa in diverse forme sub-specifiche come: sativus, typicus, niger, microcarpus e altre. In questo caso la specie Raphanus sativus verrebbe chiamata: Raphanus raphanistrum var. sativus.
2) Per altri botanici il genere ha due sole specie: Raphanus raphanistrum e Raphanus sativus.
3) Il terzo gruppo di botanici (forse quello più numeroso) organizza il genere in una decina di specie, suddividendole poi in due sezioni: Raphanistrum: la siliqua presenta delle evidenti strozzature tra un articolo … e Euraphanus: la siliqua è più compatta (le strozzature tra una articolo e l’altro sono appena rilevabili) … ».
Questo per dire che, quando mi sono trovato davanti: ผักขี้หูด (pak khihut) ed ho cercato dei riferimenti in thailandese, sono stato rimandato a raphanus sativus var. caudatus (Linneo) Hook. F. & T. Anderson, ma anche a raphanus sativus silique e raphanus raphanistrum.
Quindi, vattelappesca.
Pianta erbacea, non molto comune, che ben poco somiglia ad un ravanello.
Di certo utilizzata per zuppe di verdure o abbinata a pesce, rane, uova, carne di maiale, di bufalo e di manzo.
Ricca di calcio, fosforo, ferro e vitamina C.
Usata per curare indigestione e flatulenza, pare che aiuti a sciogliere i calcoli renali.
Io, di solito, li mangio lessati assieme ad altre verdure, conditi con olio e sale, ma, nella cucina thailandese, le verdure lesse sono abbinate a salsa piccante.
Nel piatto, da destra, มะรุม (marum), frutto (baccello) della moringa oleifera con sotto peperoni grigliati, ถั่วฝักยาว (tua fak iao), vigna unguiculata e, ovviamente, ผักขี้หูด (pak khihut) che, dall’aspetto, ben poco ricorda un ravanello, insomma, tutto l’opposto di ผักกาดหัว (pak gathau), non un ravanello ma un ‘ravanellone’.
ผักกาดหัว (pak gathau) ma anche หัวไชเท้า (hua ciai tau), comunemente chiamato ‘daikon’, detto anche ravanello bianco, ravanello giapponese, ravanello orientale.
Nome scientifico raphanus sativus var. longipinnatus, è un ravanello bianco gigante originario dell’Asia orientale di cui esistono molte varietà.
La varietà più comune ha la forma di una grossa carota, di circa 20–35 di lunghezza, e di 5–10 cm di diametro.
Il daikon crudo può essere servito in insalata, grattugiato come guarnizione per piatti di carne, cotto come ingrediente nelle zuppe o negli stufati, oppure marinato in aceto.
Dal sapore dolce, ha un basso contenuto calorico ed un elevato contenuto di vitamina C.
(tutte le fotografie, dove non indicato, sono di Tiziano Matteucci)
- Fotografia come esclamazione di vitalità - 19/08/2016
- La Thailandia, la zucca e… il peperoncino - 11/08/2016
- Hiroshima, la bomba di Dio - 06/08/2016