L’Arabia Saudita ha giustiziato 47 “terroristi”, molti dei quali erano stati condannati per una serie di attacchi terroristici verificatisi tra il 2003 e il 2006 e attribuiti ad al-Qaeda.
Tra le persone giustiziate ci sarebbe anche Nimr al-Nimr, il leader religioso sciita che ha guidato le recenti proteste anti-governative nell’est del paese. Nimr e’ stato condannato per sedizione, disobbedienza civile e porto d’armi, ma ha sempre negato di aver mai utilizzato armi o incitato alla violenza.
«Le autorità saudite dicono che le esecuzioni servono a combattere il terrorismo – ha commentato Amensty International. Ma quella dello sceicco al-Nimr lascia intendere che la pena di morte in Arabia Saudita sia anche usata, con la scusa della lotta al terrorismo, per regolare i conti e stroncare il dissenso»