La vasta famiglia delle palme (arecaceae) comprende 202 differenti generi divisi in 8 tribù e circa 2.600 specie. È una delle più antiche famiglie vegetali, con resti fossili che compaiono già durante il Cretaceo, circa 70-80 milioni di anni fa.
La Borassus flabellifer, che potete ammirare nelle foto, è conosciuta in inglese come palmyra palm, sugar palm, doub palm, tala palm, toddy palm, wine palm o Cambodian palm, in quanto albero simbolo della Cambogia.
In thailandese viene chiamata ต้นตาล (ton taan) o solo ตาล (taan). La parola thailandese น้ำตาล (nam taan) indica il comune “zucchero”, e forse non a caso, in quanto dalla lavorazione dei semi gelatinosi che si trovano all’interno del frutto di questa pianta si ottiene uno zucchero, tra i più apprezzati dalla cucina thailandese. Questo zucchero viene commercializzato fresco (น้ำตาลสด – nam taan sot – zucchero fresco) oppure, dopo un’ulteriore lavorazione, cristallizzato (น้ำตาลโตนด – nam taan tonot, comunemente conosciuto come sagù).
In queste foto potete vedere dei semi di sugar palm. Vengono consumati freschi e, occasionalmente, si possono trovare in vendita al mercato.
Ma la storia dello zucchero non finisce qui, ne riparliamo.
E se nel frattempo volete assaggiare un dolcetto fatto con farina di riso, zucchero di palma, cotto a vapore e spolverato con polpa fresca di cocco …
(Tutte le foto Tiziano Matteucci)
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