Odio onnipotente, non credo in te!
Ma non ti farò mai una guerra spietata.
Non c’è nazione che tenga.
Lo invocano le vittime
e non solo della nostra civiltà, che può non essere migliore di altre,
ma tutte: quelle civili o incivili innocenti o colpevoli lontane o confinanti.
Odio onnipotente,
la misericordia morta
non spiega nessuna strage,
se non quella delle misericordie stesse.
Odio onnipotente,
non voglio ragione,
voglio bene!
Fino anche a sposare l’idea
che le religioni si scambino le fedi.
Dobbiamo agire, subito,
con le intelligence,
ma quelle di tutti gli stati,
d’animo.
(Alessandro Bergonzoni, il Fatto Quotidiano, 18/11/2015)
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