Nel plenilunio del dodicesimo mese lunare (sinodico) in Thailandia si festeggia il Loi Krathong, quindi una ricorrenza mobile (come la Pasqua cattolica), che quest’anno – 2015 – cade il 25 novembre.
Loi (ลอย) significa “galleggiare”. Krathong (กระทง) ha diversi significati che, genericamente, indicano un “oggetto costruito per galleggiare sull’acqua”. La consuetidine vuole, infatti, che ogni thailandese deponga in acqua una ‘barchetta galleggiante’ come gesto benaugurante.
Oggi, purtroppo, il materiale più usato per costruire la base di un krathong (กระทง) è il polistirene (o polistirolo), ma il materiale tradizionale lo trovate nel bananeto.
Il tronco del banano, morbido, leggero ed acquoso, oltre ad avere un utilizzo culinario, tagliato a fette viene utilizzato come base per il krathong.
Indispensabili, e sempre fornite dal banano, le foglie.
Le foglie che, piegate in diversi modi, danno vita al krathong.
Tradizione vuole che ai due componenti di base vengano aggiunti fiori, bandierine, candele, incenso e, appena prima del varo, qualche moneta.
Il lavoro finito sarà in vendita le notti in cui si festeggia Loi Krathong.
E così tutti potranno festeggiare degnamente Loi Krathong.
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