ว่านหางจระเข้ (uan hang jarake), erba coccodrillo
Questo in Thailandia il nome dell’Aloe vera (Aloe barbadensis Miller), si potrebbe dire: la famosa Aloe vera.
Conosciuta sin dall’epoca mesopotamica – l’uso dell’aloe è testimoniato dal testo cuneiforme di alcune tavolette d’argilla ritrovate nella città mesopotamica di Nippur, nei pressi di Bagdad, Iraq, e databili attorno al 2000 a.C.-, Aloe barbadensis è solo una tra le tante specie di aloe esistenti, ma è quella più utilizzata nella medicina alternativa e nell’industria cosmetica per prodotti sia per uso esterno che interno e questo per via delle molteplici proprietà che le vengono attribuite ma anche per ragioni strettamente pratiche: è facile da raccogliere, da coltivare e da trasportare e le piantine sono in grado di sopravvivere a lungo senza terra e acqua, anche tagliate le foglie si mantengono fresche e sono utilizzabili per un lungo periodo di tempo. (Cosa sappiamo sull’Aloe vera, tra scienza e leggenda)
In Thailandia l’aloe, non essendo pianta autoctona, ha la medesima diffusione e notorietà del resto del mondo, ma esiste una pianta autoctona, molto meno nota nel resto del mondo, a cui vengono attribuite molteplici proprietà curative.
ผักกาดกบ (pak kaad kob), lattuga rana
Come per le aloe, anche il genere Gynura ha diverse specie, questa è Gynura Pseudochina, meglio nota col nome di ว่านมหากาฬ (uan mahakan).
Le proprietà [attribuite] a gynura sono molteplici, si passa dalla cura dei malesseri da raffreddamento alle infiammazioni cutanee, dalla febbre alla sonnolenza, dal torcicollo al sangue nelle urine, dalla dissenteria ai dolori mestruali e post parto.
Utile per alleviare contusioni e nel trattamento di ulcere, ferite e piaghe da vaiolo.
Il senso di raffreddamento, dato strofinandosi sulla pelle una foglia, allevia il calore e quindi rinfrescante per la pelle nelle calde umide giornate tropicali (questo è stato il mio primo utilizzo, su suggerimento del venditore), ma questo senso di raffreddamento risulta utile anche per alleviare il dolore provocato da morsi di animali come serpenti, millepiedi e punture di scorpioni o vespe e api … e si potrebbe continuare.
Come per altre piante, o frutti miracolosi, che ho proposto, non intendo certo avallare le indicazioni terapeutiche pubblicizzate da più parti (ma anche smentite da più parti), per parte mia confido sempre nel buon senso del lettore.
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