Il report sulla libertà di espressione in Thailandia dell’associazione per la difesa dei diritti umani iLaw
Il 22 maggio 2014 la cricca militare che ha assunto il nome di “Consiglio Nazionale per la Pace e l’Ordine (NCPO)” ha tolto il potere al governo di Yingluck Shinawatra adducendo come pretesto le incessanti violenze che avevano portato a gravi perdite umane e danni alla proprietà.
Dopo il colpo di stato, almeno 751 persone sono state convocate dal NCPO. Almeno 424 sono state private della libertà. Alcuni, prima di essere rilasciati, sono stati costretti a sottoporsi ad un “aggiustamento attitudinale” in modo da essere rieducati sulle necessità dei militari di prendere il potere. Nel frattempo, almeno 163 persone sono state perseguitate con accuse politiche. Il NCPO ha imposto la legge marziale ed ha emanato l’Ordine n.3/2015 per vietare riunioni politiche, limitare la libertà di stampa e costringere i civili ad essere giudicati da un tribunale militare. Almeno 71 manifestazioni pubbliche sono stati interrotte o annullate con l’uso della forza militare.
Qui, in inglese, il resto del report.
Happy birthday, military coup
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