Intervista a Thongchai Winichakul pubblicata, in due parti, il giorno 27/11/2014 da Prachatai English.
Nota della redazione di Prachatai English:
Come l’età incombe su Re Bhumibol, è innegabile che l’ansia per la successione incombe sui thailandesi. “Cosa succederà dopo?” sembra difficile da prevedere. L’ansia deriva dall’incertezza sul futuro del paese, ma in base alla legge di lesa maestà o Art.112, di questa ansia non si può discutere.
Alcuni dicono che il colpo di stato ha avuto luogo per garantire la stabilità durante la transizione. Nel frattempo, sotto il regime della giunta, la Thailandia sta vedendo il più alto numero di casi di lesa maestà da sempre.
Nessuno è in una posizione migliore per dare opinioni franche su questo argomento se non coloro che, vivendo al di fuori della Thailandia, si sentono meno minacciati dalla draconiana legge di lesa maestà.
Jom Petpradab, un veterano giornalista televisivo che ora vive in auto-esilio negli Stati Uniti, ha intervistato Thongchai Winichakul, rinomato storico thailandese, che è professore di Storia del sud-est asiatico presso l’Università del Wisconsin-Madison.
Nella prima parte dell’intervista, tradotta da Prachatai English, Thongchai discute dell’ansia per la successione: di chi è questa ansia? E perché sono ansiosi?
La seconda parte dell’intervista riguarda la legge di lesa maestà e di come i Thailandesi, in particolare i monarchici, possono riuscire a superare questa crisi.
Avviso ai lettori:
1) Per evitare imprecisioni ed il rischio di violazione intenzionale della legge di lesa maestà, Prachatai ha deciso di non tradurre il termine Thai honjao (โหน เจ้า). Questo termine significa letteralmente “si aggrappano alla monarchia”. Nel recente conflitto politico thailandese, honjao è usato per riferirsi a quei gruppi politici pro-establishment che legittimano la loro posizione e le loro azioni sostenendo che stanno proteggendo la monarchia, ma senza alcuna approvazione, palese o mandato monarchico e nel contempo accusano i loro avversari di voler abbattere la Monarchia. Gruppi Honjao, quindi, sono persone che fanno affermazioni riguardanti la monarchia solo per beneficiare se stessi, soprattutto per raggiungere il potere con mezzi anticostituzionali o illegali.
2) Prachatai ha censurato alcune parti dell’intervista, utilizzando XXXXX per parole, frasi o proposizioni che comportano un elevato rischio di violare la legge di lesa maestà, mentre le frasi in corsivo sono state un po’ parafrasate per evitare questo rischio.
Thongchai Winichakul sull’ansia per la successione intervista di Jom Petpradab (parte I)
Può fare una panoramica di ciò che potrebbe accadere nel caso di una transizione nel regno; quali le conseguenze di quel che accadrà alla società thailandese. Qual è la sua analisi di tutto questo?
Penso che un sacco di persone stiano parlando di questo o all’aperto o in privato. È una cosa su cui non dobbiamo illuderci pensando che non accada perché è possibile ed assolutamente naturale. Dovremmo capirla e gestirla, consapevolmente, come ogni altra cosa di cui si tende a parlare.
Innanzi tutto, prima di analizzare tutto ciò, la domanda che vorrei porre è questa: se si è certi che, la monarchia e il re, sono senza dubbio venerati e rispettati dalla gente in tutto il paese, intendo sinceramente rispettati, e se la fedeltà è assicurata, allora non vedo quale problema dovrebbe esserci.
Sarebbe un cambiamento normale, non è vero?
Anche se ci sarà naturalmente il dolore, e il dolore è normale e comprensibile, questo non deve diventare un problema di politica o di economia o qualsiasi altra cosa.
Ad esempio: si creerebbe un problema politico quando la monarchia, o il re o la regina in paesi che hanno ancora un monarca, come Regno Unito, Paesi Bassi, Norvegia o Giappone, giungono al termine del proprio regno?
Come avvenuto recentemente in Olanda e altrove, hanno appena abdicato e passato il trono all’erede. Non vi è alcun problema di sorta, a prescindere da quanto siano amati dai cittadini.
Pertanto, io credo che le persone preoccupate per la successione e coloro che sono preoccupati per una minaccia alla sicurezza nazionale, siano in realtà coloro che non sono certi della lealtà del popolo.
Non sei sicuro dell’incessante lealtà delle persone verso la monarchia?
Se tu ne fossi certo, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi.
Questa è la mia prima risposta.
Se sono sicuri, nel momento in cui accadrà, il nuovo re prenderà il trono, cosa che è normale, quindi coloro che esprimono preoccupazione sono solo coloro che sono incerti sui veri sentimenti della nazione.
In secondo luogo, c’è un altro motivo per questa incertezza.
Tra le monarchie e re nei paesi che ho menzionato, il motivo per cui persistono nel tempo e senza problemi è perché non sono così coinvolti in politica ed economia. Pertanto, non c’è nessun problema, alla morte di un sovrano la tristezza è normale ma quando il successivo monarca sale al trono la gente sarà normalmente giubilante.
Tuttavia, nella politica thailandese il motivo per cui alcune persone hanno paura è simile al primo punto che ho detto, riguardo l’incertezza circa la lealtà dei cittadini.
Il secondo punto è che se si è certi che il XXXXXXXX XXX XXXXXXX XX XX XXXX XXX XXXXXXX XXXXXXX e non ci sono gruppi honjao, se si è tranquilli che non esistono queste cose, non vedo di che cosa ci sia da aver paura. La transizione sarà normale. Sarà la grande notizia dell’anno, ma sarà una questione che la società dovrebbe gestire senza alcun problema.
Ma se la società ha paura di tutto questo è perché in realtà alcune persone non sono sicure di quanto siano leali altre persone e, in secondo luogo, non sono sicuri di XXXXXXXX e dei gruppi honjao che creano confusione al di fuori.
Quindi, se c’è una transizione nel regno, c’è paura e ci si chiede, sono dalla parte giusta o con la persona giusta o no, il che è ridicolo, perché se si è sinceramente fedeli questi dubbi non dovrebbero diventare un problema.
Questo è il motivo per cui quando si parla di incertezza e di paura per questa transizione, questo non avviene per causa della critica e della curiosità, ma nasce da coloro che sostengono di essere leali.
In secondo luogo: è vero che non ci sono persone honjao e XXXXXX XXX XXX XXX XXXX XXXXXXXX XXXXXXXX non sono coinvolti nella politica e nell’economia? Se non ce ne sono, allora non c’è nulla di cui preoccuparsi. Tuttavia, la ragione per cui alcuni hanno paura è perché alla fine differisce dalla propaganda che utilizzano.
Riesce a spiegare perché negli ultimi 4-5 o 10 anni, l’istituzione monarchica è stata messa in discussione ed il popolo thailandese si è posto maggiori interrogativi in più rispetto ai suoi tempi ed a quelli precedenti. Cosa è successo a queste domande, critiche ed allo stesso tempo all’utilizzo dell’articolo 112, che è in aumento per fermare la gente dal farlo. Perché ora sono in aumento le persone che parlano di monarchia e mettono in discussione la monarchia?
In realtà, ho già scritto di questo.
Quel che penso è che non è solo negli ultimi dieci anni che questo avviene, ma circa da 40 anni. Non è successo per tutto il tempo, naturalmente, ci sono stati alti e bassi. Ma quello che voglio dire è che negli ultimi 4 decenni, successivi l’incidente del 14 ottobre [1973] la popolarità della monarchia thailandese è lievitata. I thailandesi che oggi vivono hanno vissuto una vita troppo breve per vedere questo e vedono solo che [la popolarità della monarchia] è sempre stata così, ma in realtà ci sono cose accadute negli ultimi quattro decenni. Parlando da storico, in passato il popolo Thai non era così realista come avviene attualmente. Non sto dicendo, ovviamente, come era la monarchia, ma come era il popolo Thai.
Prima degli ultimi quattro decenni, i thailandesi trattavano la monarchia in modo simile al modo in cui trattavano i monaci.
Rispetto dei monaci e fede nel buddismo, ma sapevano come separare monaci buoni da monaci cattivi e se sapevano che alcuni monaci non erano ben educati sapevano anche come evitare di dover portare rispetto a questi monaci, anche se generalmente mantenevano ancora la fede nel buddismo. I thailandesi in passato trattavano sempre la famiglia reale in un modo simile; rispettavano il regno e il re, indipendentemente delle loro azioni, ma sapevano come gestire ed evitare i reali che erano insopportabili. Infatti, attualmente, accade la medesima cosa.
Basta chiedersi: oggi i thailandesi amano un membro ad un livello diverso; non è vero? Sappiamo che tutti noi amiamo di più e che amiamo di meno e di conseguenza sappiamo come donare più o meno rispetto. Se mi dite che questo sarebbe diffamare la monarchia allora mi chiedo se questo è vero o no.
Penso che la gente Thai lo faccia sempre.
Pertanto, negli ultimi quattro decenni, l’amore per la monarchia è diventato ultra-monarchico, o il termine che ho coniato “iper-monarchico”, più che in qualsiasi altro periodo del passato.
Ci sono molti motivi per tutto questo. Parzialmente. Penso che ci sia un tentativo, da parte degli honjao, soprattutto per interessi politici. Queste persone vogliono essere potenti senza basare la loro legittimità sul popolo, ma su colpo di stato, connessioni e nepotismo, sostenendo falsamente che essi sono legati al palazzo in modo da ottenere privilegi e diventare potenti, per poi abusare del potere e costruire le loro reti.
Nel frattempo, la propaganda, o accademicamente parlando le barriere doganali immaginarie, le credenze e le culture inventate [circa la monarchia] sono state create.
[Le culture inventate] sono state fatte in modo stravagante negli ultimi quattro decenni, al punto che mi sembra uno spreco. I membri della monarchia vivono in questo mondo; coloro che sono fedeli alla monarchia non devono davvero strafare.
Mentre stavo crescendo in questo ambiente iper-monarchico, la mania per la monarchia cominciò a prendere sempre più piede e dopo il 14 ottobre 1973 ha avuto una crescita sempre più esagerata sino a raggiungere i livelli degli ultimi 15-20 anni.
All’epoca definii, in molti miei scritti, tutto questo come “democrazia monarchica”, che è democrazia Honjao o per essere più ufficiale, una democrazia con il monarca come capo di stato. In realtà, si tratta solo di gente honjao per propri fini politici ed economici. Promuovono anche costumi e tradizioni che sono considerati honjao applicando al contempo l’articolo 112 per evitare critiche e commenti contro la monarchia; vietando anche parlare di re del passato, ad esempio quello che è successo a Sulak e tanti altri, cosa totalmente ridicola e illogica.
Penso che questo tipo di ambiente honjao cresca assieme alla cultura iper-monarchica, che si è sviluppata con i circa 60enni di oggi, che sono la maggioranza. Se si aggiungono 10-20 anni, ne troviamo alcuni ancora vivi, ma sono diventati inattivi. Persone di circa 70 anni, dieci anni più di me, in quel tempo vivevano in un periodo in cui l’ultra-monarchismo stava diventando più intenso e, naturalmente, è avanzato di pari passo col ricorso all’articolo 112.
In realtà, se alcune persone riescono davvero a convincere altre persone a diventare così fedeli, con la repressione e la propaganda, cosa c’è di cui preoccuparsi?
Se davvero riescono a creare un sincero lealismo, non c’è nulla di cui aver paura, ma la ragione per cui hanno paura è che non sono così sicuri di riuscirci.
Questo perché l’ambiente honjao e ultra-monarchico è illogico.
È come una dottrina, una fede che quando raggiunge un certo punto, la gente inizia a vederne il lato illogico.
Se le persone sono sinceramente fedeli, non c’è bisogno di forzare tale illogica [ambiente honjao]. Questo è il motivo per cui la legge [lesa maestà] deve essere rafforzata, si consuma da sola giorno dopo giorno.
Inoltre, l’uso della legge per vietare la discussione sugli ultimi re del passato è ironica perché il Ministero della Pubblica Istruzione e gli stessi militari hanno criticano, nello stesso modo negativo, dei re del passato.
Ad esempio, e forse è possibile citarli in giudizio, credo, l’esercito e il Ministero della Pubblica Istruzione potrebbero essere citati in giudizio per aver diffamato Re Ekathat del regno di Ayutthaya per oltre dieci anni. Per tutto quel periodo hanno selettivamente diffamato un re, osannandone un altro.
Non dite che questo ricorrere all’articolo 112 serve a manifestare la fedeltà in maniera molto coerente, è solo una menzogna.
=== vai a parte II ===
Tutti i testi e le immagini di questo post provengono da Prachatai English (qui la prima parte dell’intervista).
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