Kobane libera dopo 112 giorni di assedio
(Asiablog) – Kobane, il luogo simbolo della lotta all’Isis, è tornata nelle mani delle forze curde dopo 112 giorni di assedio. Lo afferma l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, una Ong basata a Londra, specificando che le forze curde delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) stanno ancora combattendo nella periferia orientale della città.
Anche sull’ultima collina sovrastante Kobane, Kaniye Kurda, svetta ora il vessillo curdo e non più la bandiera nera dello Stato islamico (foto in basso).
Kobane è una delle principali città del Kurdistan siriano insieme ad Afrin, nella provincia di Aleppo, a nord-ovest, e Qamishli e Hasakah, nella provincia di al-Hasaka, a nord-est.
I miliziani dello Stato Islamico (ISIS) avevano fatto partire l’offensiva contro la Kobane il 16 settembre scorso. Durante le prime settimane i fondamentalisti islamici hanno conquistato terreno fino ad arrivare ad occupare più della metà dei quartieri della città.
Poi è iniziata la riscossa dei curdi guidati da Mahmoud Barkhadan e sostenuti da peshmerga arrivati dal Kurdistan iracheno.
Da metà settembre a oggi, si stima vi siano stati oltre 1.600 morti nei combattimenti, mentre circa l’80% dei raid della Coalizione si sono concentrati proprio sull’area di Kobane.