بِسْمِ اللَّهِ الرَّحْمَٰنِ الرَّحِيم
بِسْمِ اللَّهِ الرَّحْمَٰنِ الرَّحِيمِ وَالضُّحَى
وَاللَّيْلِ إِذَا سَجَىٰ
مَا وَدَّعَكَ رَبُّكَ وَمَا قَلَىٰ
وَلَلْآخِرَةُ خَيْرٌ لَّكَ مِنَ الْأُولَىٰ
وَلَسَوْفَ يُعْطِيكَ رَبُّكَ فَتَرْضَىٰ
أَلَمْ يَجِدْكَ يَتِيمًا فَآوَىٰ
وَوَجَدَكَ ضَالًّا فَهَدَىٰ
وَوَجَدَكَ عَائِلًا فَأَغْنَىٰ
فَأَمَّا الْيَتِيمَ فَلَا تَقْهَرْ
وَأَمَّا السَّائِلَ فَلَا تَنْهَرْ
وَأَمَّا بِنِعْمَةِ رَبِّكَ فَحَدِّثْ
Sura XCIII
Ad–Duhâ (La Luce del Mattino)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
Per la luce del mattino,
per la notte quando si addensa:
il tuo Signore non ti ha abbandonato e non ti disprezza
e per te l’altra vita sarà migliore della precedente.
Il tuo Signore ti darà [in abbondanza] e ne sarai soddisfatto.
Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio?
Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida?
Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito?
Dunque non opprimere l’orfano,
non respingere il mendicante,
e proclama la grazia del tuo Signore.
A me i libri sacri sono sempre piaciuti, l’ho scritto. Ed ho anche scritto che mi proponevo di guardare alle religioni come idee prodotte dall’uomo e non come prodotti divini, giungendo alla conclusione che, nel ragionare di religione, è inutile la ricerca della verità o della falsità, e che questo rafforzava la necessità di guardare all’uomo ed al suo comportamento.
Ora capita questa ennesima strage in nome di una religione che si va ad aggiungere a tutte le stragi perpetrate in nome di una qualche religione nei secoli dei secoli. Amen.
Uomini che uccidono altri uomini per un motivo qualsiasi ed in quel momento provano un immondo piacere. L’uomo trova il piacere nell’odiare, non solo nell’amare. Che c’entra quindi parlare di musulmani, buddhisti, induisti, cristiani?
Uomini con un credo. Uomini che evocano l’ideale della propria fede ed inseguono il “bene” praticando atti umani a favore di altri uomini. Ed altri uomini che si nascondono dietro la medesima fede, evocandone l’ideale per commettere atti umani contro altri uomini.
Sì. Nessuno di noi, neppure il credente, compie atti disumani. Questi omicidi sono espressioni umane. Il Bene ed il Male sono umani. Il Bene ed il Male sono nel nostro essere umani, sono nel nostro cervello (o se volete: anima, inconscio).
Mi spiace ma sono ancor più convinto che, nel trattare dei crimini delle “Chiese”, intese come evoluzione politica di una buona idea iniziale, non si debba parlare di religione ma solo di uomini e delle loro “Chiese”. In sostanza di “Politica”.
Nella letteratura italiana c’è un libro bellissimo: I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
In queste pagine troviamo l’evidente dualismo dell’animo umano nel declinare la medesima religione non in base alle idee originarie ma in base alla propria consapevolezza ed alla “Politica”.
Un codardo Don Abbondio, succube dell’epoca in cui vive, che avvilisce il suo ruolo. Ma anche un coraggioso Padre Cristoforo, permeato dal senso della giustizia, che si ribella alle ingiustizie. Due personaggi, la medesima religione. Forse è d’attorno che dobbiamo guardare.
Attorno a questi due religiosi troviamo politica ed interesse personale che, usando ed a volte nascondendosi dietro la religione, creano personaggi come il prepotente e violento Don Rodrigo, il paternalistico e corrotto Conte Zio.
Costoro recitano il loro ruolo affianco di personaggi infimi e violenti, la Monaca di Monza, il Griso; ma anche in cerca di redenzione, l’Innominato, … Tutti, iniziando dai protagonisti, Renzo e Lucia, recitano sul palcoscenico della “Politica”, sia che questa rappresenti lo Stato, sia che rappresenti la Chiesa. La “Politica”, dove tutto si intreccia a tutto.
Il lieto fine de I Promessi Sposi trova soluzione nella Provvidenza che compie la sua strage. La Peste Nera uccide e rimodella il mondo circostante non risparmiando nessuno, sia potente o umile, ricco o povero, “buono” o “cattivo”.
Le stragi mi sfiancano, non tanto per la disperazione nel rivedere un ennesimo sconcio di morti o risentire le diverse reazioni che coniugano tutti i sentimenti disponibili nel cervello umano (se volete chiamatelo: anima, cuore), dal dolore sincero alla cinica esultanza, passando per l’ipocrisia e la convenienza.
Ma quel che più mi intristisce è la rassegnazione di tanti, la strage parigina tra non molto sarà metabolizzata, come le Torri Gemelle, M-11, …
Tanti sembrano rassegnati in attesa di una nuova strage, con un’unica salvezza, un unico gran finale, l’arrivo della Provvidenza.
Io credo che serva, invece, un continuo lavoro sulla strada del miglioramento della consapevolezza umana. Consapevolezza raggiungibile solo con la piena libertà di vivere e quindi di apprendere ed insegnare, discutere e criticare, confrontarsi e non scontrarsi, e credo che la maggiore responsabilità di questa carenza sia da imputare alla “Politica” che, tra i suoi molteplici interessi utili, come creare servi fedeli ed istruire assassini, non pare giudicare importante concedere a tutti libertà e combatterne l’ignoranza. Forse la Provvidenza è già tra noi, all’opera.
La nostra Peste Nera? La nostra ignoranza che cresce nutrita dall’inconsapevolezza che la libertà è un diritto di tutti.
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