Il capitalismo sta uccidendo il pianeta. Il pianeta non può uccidere il capitalismo. Il sole non ha le unghie, l’erba non ama la lotta. Noi umani che crediamo di pensare a un altro mondo, abbiamo poco tempo prima della fine e allora dobbiamo lottare non c’è altro da fare che lottare, pure l’amore è un episodio della lotta. Il capitalismo ti fa scrivere, dipingere, fotografare, ti fa fare un film, ti offre dieci amanti, il capitalismo ti vuole creativo, così creativo che non t’accorgi che tu sei morto e lui vivo. Il capitalismo è un omicidio e noi siamo complici. Il mondo non è più il mondo, ma la scena del crimine. L’unica innocenza è ritirarsi in un angolo sperduto del mondo e in un angolo sperduto della propria testa. Il capitalismo ha molti miliardi di seguaci. Noi siamo poche migliaia in tutto il mondo, noi che non sappiamo chi siamo, noi che rovistiamo nella lingua per tenere a bada la morte, come se dovessimo morire solo noi e non pure i miliardi di seguaci del capitalismo. Il capitalismo fuori dal sistema solare non è niente, nessuno ne sa niente. (Capitalismo, noi complici dell’omicidio – Franco Arminio – il Fatto Quotidiano 13/12/2014)
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