Il Gen. Prayuth durante uno dei suoi primi, ed ora consueti, discorsi televisivi del venerdì sera, aveva elencato i 12 principali valori morali che poneva come base alla politica del suo governo:
1. Amore per la nazione, la religione e la monarchia,
2. Onestà, pazienza e buona volontà per la cosa pubblica,
3. Gratitudine per i genitori, i tutori e gli insegnanti,
4. Perseveranza nell’apprendimento,
5. Conservazione della cultura thailandese,
6. Moralità e condivisione con gli altri,
7. Corretta comprensione della democrazia con il Re come capo dello Stato,
8. Disciplina, rispetto per la legge e per gli anziani,
9. Consapevolezza nel pensare e fare le cose seguendo la guida di Sua Maestà il Re,
10. Vivere secondo la filosofia dell’economia dell’autosufficienza guidata da Sua Maestà il Re,
11. Forza fisica e mentale contro l’avidità,
12. Interesse per il bene della nazione e dei cittadini prima degli interessi personali.
Il primo segnale evidente, che la Giunta militare voleva ridisegnare la propria immagine pubblica, fu il cambio d’abito del Primo ministro e Generale, un sobrio abito civile in sostituzione della divisa militare indossata sin dalla sua prima apparizione pubblica (e contestuale smantellamento dei tanti cartelloni, posti sulle strade, nei quali era ritratto in divisa).
Ora, sempre nell’ottica si sembrare qualcosa di diverso da una giunta militare golpista, si tenta la ricerca del consenso attraverso convegni per la “discussione” delle riforme democratiche allo studio di un apposito comitato nominato dalla medesima giunta. In questi convegni si vorrebbe coinvolgere anche la parte di coloro – in gran parte studenti -che sono esplicitamente contrari al colpo di stato, ma …
Nessuno degli studenti attivisti anti-colpo di stato ha partecipato al forum nazionale di riforma, organizzato della giunta militare per raccogliere le opinioni degli studenti sulle riforme, motivando questa loro assenza col fatto che non vogliono far parte dell’apparato del governo militare. […] Secondo la lettera di invito, inviata alle università, il forum intende consentire agli studenti di esprimere pareri sulla direzione delle riforme della giunta militare. Nonostante questo gesto di apertura della giunta, gli studenti attivisti anti-colpo di stato, tuttavia, hanno criticato il forum in quanto superficiale tentativo per migliorare l’immagine pubblica della giunta stessa che mantiene la legge marziale per mettere a tacere il dissenso politico. «Anche se siamo stati invitati a partecipare al forum, penso che il forum sia solo un tentativo della giunta di migliorare la propria immagine. Se la giunta vuole veramente ascoltare le opinioni degli studenti sulle politiche nazionali di riforma perché non levano la legge marziale e perché gli studenti attivisti sono ancora regolarmente intimiditi», ha detto Nattanan Warintarawet, segretario generale della Istruzione per la Liberazione del Siam (ELS), un’associazione studentesca composta per lo più da studenti delle scuole superiori che si oppongono alla riforma dell’istruzione basata sulla moralità prevista dai cosiddetti 12 valori thailandesi. (Prachathai)
Ed anche altre giovani voci hanno declinato la proposta della giunta. Voglio interpretare questi rifiuti come un segnale. Il segnale che l’invito, che lo studente Rit rivolge all’amico Prem, poco prima di morire nella strage di studenti dell’0tt0bre 1973, non sia stato cancellato dal tempo e dall’oppressione.
“Vieni con me”, aveva detto Rit, “e saprai cosa vuol dire la parola libertà scritta sulle monete straniere”. (La terra dei monsoni –Pira Sudham)
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