Credo di non aver esagerato quando, in un precedente post, ho affermato che la Thailandia è l’apoteosi del takeaway anche perché: se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna.
La Thailandia è dotata di una rete capillare di venditori ambulanti di cibo pronto (ma anche altre mercanzie). Il servizio viene svolto anche nelle città ma trova il suo apice nelle campagne dove i venditori percorrono strade e stradine dei villaggi esibendo le loro offerte.
Il gelato si chiama ais krim ไอศครีม, termine mutuato dalla parola inglese ice cream. Oltre al gelato artigianale, questo genere di offerta viene effettuato anche per conto di importanti aziende locali e multinazionali estere.
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«È arrivato, è arrivato il gelato Nestlè»
Annunciano gli altoparlanti installati sui mezzi della più grande azienda mondiale nel settore alimentare.
Anche Dutch Mill, una tra le più grandi aziende thailandesi di prodotti caseari (yogurt, latte), utilizza venditori ambulanti ed è comune vederne uno distribuire bottigliette di latte negli uffici pubblici (forse un accordo commerciale tra stato ed azienda).
Poi c’è il sai krok mu ใส่กรอกหมู, un impasto di carne di maiale, riso, coriandolo, aglio e pepe. Dopo un veloce salto in padella l’impasto viene infilato in budella di maiale a cui viene data la forma di palline, in sostanza un salsicciotto rotondo, cottura al momento, prezzo 1 baht a pallina comprensivo di alcune foglie di verza.
———————————–Sin quasi dentro casa arrivano i venditori ambulanti di generi alimentari, verdure, frutta, carne e pesce che ogni brava massaia preparerà per tutta la famiglia.
Non potevano certo mancare le bibite dissetanti …
… e l’acqua potabile, venduta in contenitori da 20 litri, basta mettere bene in vista fuori casa i contenitori vuoti ed il venditore (spesso abituale) si ferma. Non è consigliato il consumo alimentare di acqua della rete idrica casalinga (quando esiste).
Ma, come ho accennato all’inizio, non solo cibo si offre porta a porta.
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