Clima, grazie all’accordo “storico” Usa-Cina nel mondo riparte corsa al nucleare
Titola così un articolo apparso l’altro giorno su ilFattoQuotidiano.it. Nello scontro in atto da tempo tra i contendenti in campo, che (tout court) definirei “difensori dei sistemi socio-economici attuali” e “difensori del sistema ecologico”, appare evidente una sostanziale differenza etica.
I difensori del sistema ecologico hanno come obiettivo la sopravvivenza di un “sistema Terra”. Propongono progetti che cercano di prolungare il più possibile la sopravvivenza di un pianeta che, naturalmente, si consumerebbe molto più lentamente.
Quindi hanno un limite che non oltrepasseranno mai: la difesa della sopravvivenza del genere umano (la specie animale che sta consumando irresponsabilmente il globo). Costoro, quindi, non attuerebbero mai un progetto che porta alla morte del singolo uomo o all’estinzione dell’umanità intera.
I difensori dei sistemi economici attuali gestiscono un sistema (in crisi) che obbliga a scelte politiche, nel migliore dei casi di compromesso, stante le divisioni (sociopolitiche) ed i diversi rapporti di forza (politica ed economica) messi in campo nella gestione della politica nazionale, negli accordi bilaterali ed internazionali.
Questa situazione genera sempre decisioni/progetti che non hanno alcun limite. L’evidente sottomissione dei politici all’anonima forza del capitale, l’impalpabile finanza internazionale, genera mostri che possono mettere a rischio la vita del singolo e dell’intera umanità.
Forse il vero problema da affrontare, per la nostra sopravvivenza, è risolvere l’anomalo e micidiale rapporto di sudditanza della politica al capitale.
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