A seguire i 4 punti principali del documento presentato dal Prof. Patrick Jory il 19 settembre 2014 per il Southeast Asian Studies Group della Griffith University riguardo alla dittatura militare instaurata a Bangkok in seguito al colpo di stato del maggio 2014:
“La concentrazione del potere nelle mani del Generale Prayut Chan-ocha e del NCPO (la giunta militare, ndr), l’alto livello di repressione, la censura diffusa e la pesante propaganda non sono segni di forza, ma di debolezza del regime militare.
La salute del re e della regina sembrano essere in declino. Il regno di Rama IX sta volgendo al termine e la successione è imminente.
La Thailandia è entrata in una fase di “interregno”. La situazione politica è molto più incerta, instabile, e fluida di quanto non appaia. La legge sulla lesa maestà, che in questo momento cruciale impedisce di discutere della monarchia, distorce la vera situazione politica.
Gli obiettivi del regime militare e dei suoi sostenitori sono gli stessi di quelli del colpo di stato del 2006: distruggere Thaksin Shinawatra e la sua base elettorale, e neutralizzare la minaccia rappresentata dalla democrazia rappresentativa per il dominio della burocrazia monarchica (il complesso monarchico-burocratico-militare, ndr) guidata simbolicamente dal re.”
L’articolo completo, in inglese, lo trovate qui.