Al summit dell’Asia-Europe Meeting (Asem) c’è il dittatore thailandese corresponsabile dell’omicidio Polenghi. La lettera della sorella del fotoreporter: “Siamo indignati e delusi…”
di Arianna Polenghi
Vorrei ricordare il sacrifico di mio fratello Fabio, ucciso in Thailandia dall’esercito durante gli scontri del 19 maggio 2010, come ha potuto provare mia sorella Elisabetta Polenghi dopo una serie di indagini e la sua forza e coraggio (e senza l’aiuto del governo italiano). Siamo indignati e delusi del trattamento riservato durante l’ASEM all’auto proclamatosi primo ministro e generale Prayut Chan-ocha, golpista, totalmente disinteressato ai Diritti Umani e che fu in qualche modo “complice” dell’omicidio di mio fratello. Inaccettabile che l’Italia dia ospitalità a questa persona. […]
Pensate a Fabio, che come tanti altri giornalisti e attivisti stranieri che sono stati uccisi e/o incarcerati e torturati in Tailandia, una delle tante vittime innocenti di questo regime militare genocida che dal 1932 incute il terrore e la morte.
Tutto questo è insopportabile per noi, familiari di un italiano ucciso in quel paese, ma dovrebbe esserlo per tutti. La Thailandia dovrebbe essere esclusa da eventi come questo fino a che vige un regime militare e una durissima legge marziale.