Thailandia: neo premier, io attaccato con magia nera da oppositori politici (Adnkronos)
“Il numero preciso di maghi e indovini che esercitano a Bangkok è incalcolabile, perfino un visitatore occasionale si rende immediatamente conto che sono sparsi per tutta la città. Sono uomini e donne che trovi nelle hall degli alberghi, sui marciapiedi affollati, all’angolo del cortile di un tempio, dietro il vetro di un bugigattolo sui moli lungo il fiume, sotto un albero del parco Lumpini, su una panchina di un centro commerciale.
Dovunque collochino un tavolinetto per esercitare la loto attività, pare siano lì da sempre e non devono mai aspettare molto prima che si avvicini qualcuno desideroso di conoscere il proprio destino.
Predicono il futuro in mille modi. Usano i tarocchi thai, leggono i tratti somatici, gettano i bastoncini, interpretano le carte, osservano il palmo della mano come una mappa dell’anima. Alcuni utilizzano un computer per elaborare modelli con le informazioni che chiedono ai clienti, altri inventano un proprio metodo e sperano che funzioni, ossia che le loro intuizioni e congetture raggiungano lo scopo, che non è dire la verità, bensì ciò che il cliente vuole sentirsi dire.
Tranne pochi irriducibili scettici, tutti prima o poi consultano gli indovini. Hanno un ruolo che va ben oltre la predizione. A quasi nessuno infatti importa davvero se il responso è giusto o sbagliato. Gli indovini sono popolari perché il loro compito non è solo predire il futuro ma ascoltare e riflettere come specchi speranze, paure e aspettative di chi li consulta. A volte mettere in guardia.
Il moderno indovino è una figura che sta a metà tra il prete e il terapista, e come tale è indispensabile a una popolazione che si sente perennemente insicura tra le mutazioni continue della vita metropolitana.
Consultando l’indovino, uomini e donne possono raccontare la propria storia e alleggerirsi l’anima da dubbi e conflitti interiori. Non si può negare, però, che a volte un indovino riesca a trascendere l’illusione lineare del tempo. Può accadere grazie a una dote naturale o alla capacità di interpretare i segni, che siano i movimenti delle stelle, le linee della mano o le carte.
In ogni caso, per quanto possa sembrare impossibile, egli vede con precisione e nitidezza avvenimenti futuri. Naturalmente chiunque abbia consultato un indovino è pronto a giurare che ci ha visto giusto.”
(Il viaggio del Naga – Tew Bunnag – Ed. Metropoli d’Asia)
- Fotografia come esclamazione di vitalità - 19/08/2016
- La Thailandia, la zucca e… il peperoncino - 11/08/2016
- Hiroshima, la bomba di Dio - 06/08/2016