Thailandia: libri contro la dittatura

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Thailandia: libri contro la dittatura. Foto Lily Suwanrumpha

Dittatura e legge marziale: i cittadini protestano in silenzio, leggendo libri nei luoghi pubblici

BANGKOK (Asiablog) – Dopo aver imposto la legge marziale, l’esercito thailandese ha preso il potere con un colpo di Stato il 22 maggioLa dittatura è stata immediatamente accompagnata da repressione e rigida censura dei media.

Le forze più becere e reazionarie del Paese sono al potere, ma l’opposizione è diffusa, e non tutti si lasciano intimorire. Il dissenso si esprime sui social media ma anche – sfidando la legge marziale – nelle strade, nelle università e nei luoghi di lavoro. Non è passato un solo giorno dall’annuncio del colpo di stato senza manifestazioni o raduni, a Bangkok e nelle province, per denunciare l’illegale presa del potere da parte dei militari.

Per evitare gli arresti che inevitabilmente seguono ogni assembramento di cinque o più persone, alcuni cittadini hanno lanciato una forma di protesta innovativa: protestano in silenzio, leggendo libri nei luoghi pubblici. 

Sono soprattutto studenti e giovani della capitale. Si radunano, mai più di quattro, in piazze o stazioni. Seduti in terra o in piedi, sfogliano 1984 di George Orwell o manuali di resistenza nonviolenta e disobbedienza civile.

In un Paese nelle mani di una dittatura fuori dalla storia, il semplice atto di leggere un libro è diventato un potentissimo atto di protesta, un gesto potentissimo contro i dittatori in uniforme.

Fonte immagini: @TheLilyfish

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Thailandia: leggere George Orwell contro la dittatura. Foto Lily Suwanrumpha

 

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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