Se dovessi cadere nel profondo dell’Inferno dentro un fiume nero come l’inchiostro,
rotolare perduto tra i sacchi di immondizia in un baratro senza ritorno.
Se dovessi sparire nei meandri della terra e non vedere più la luce del giorno,
lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi.
Nelle vie di New York il poeta è da solo e nessuno lo salverà.
Nel distretto 19 la vita corre svelta tra i palazzi e i boulevards di Parigi,
gli emigrati che ballano ritmi zigani si scolano le nere e le verdi.
Lo sdentato inseguiva le ragazze straniere dai cappelli e dai vestiti leggeri.
Ma è sempre soltanto la stessa vecchia storia e nessuno lo capirà.
Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi
nelle vie di Parigi il poeta è da solo e nessuno lo salverà.
Vecchia sporca Dublino, per un figlio che ritorna sei una madre che attende al tramonto con la puzza di alcool, coi baci e le canzoni per chi è stato un prigioniero. Lontano c’è una bomba e una pistola, un inglese da accoppare e una divisa dell’esercito in verde.
Ma è sempre soltanto la stessa vecchia storia e nessuna lo capirà.
Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi
nelle vie di Dublino il poeta è da solo e nessuno lo salverà.
(Morte di un poeta – Modena City Ramblers)
- Fotografia come esclamazione di vitalità - 19/08/2016
- La Thailandia, la zucca e… il peperoncino - 11/08/2016
- Hiroshima, la bomba di Dio - 06/08/2016