Per festeggiare il Nuovo Anno Thailandese, Songkran (สงกรานต์), c’è l’usanza di costruire, all’interno del Wat, un พระทราย (phrasai), forma abbreviata di พระเจดีย์ทราย (phra chedi sai – pagoda di sabbia). La pagoda di sabbia viene decorata dai fedeli con bandierine colorate, candele, incenso. L’acquisto di questi semplici ornamenti, che viene effettuato all’interno del tempio, combina l’offerta di denaro con l’acquisizione di merito (ทำบุญ – tham bun), merito da spendere per la reincarnazione futura.
Il Songkran (สงกรานต์) è un patrimonio della cultura tradizionale thailandese anche se, nel resto del mondo, viene comunemente abbinato all’immagine del divertimento, a volte eccessivo.
Il Songkran è una cerimonia rituale che ha origine all’interno della famiglia e della comunità rurale. Della cerimonia casalinga, a cui partecipa tutta la famiglia e della cerimonia al Wat ho già scritto ed ho anche evidenziato come la cerimonia al Wat mescoli sacro e profano, preghiera e ballo, bagno rituale e spruzzi d’acqua per tutti, attento rispetto e gentile burla.
Quelle che vi propongo, sono le immagini di come una comunità agricola si rende partecipe alla festa del Wat e di conseguenza il singolo, che provvede alle spese e/o al lavoro di preparazione, acquisisce merito.
Quest’anno la festa al Wat prevede un Concorso di bellezza a cui partecipano ragazze del tambon (ตำบล – sottodistretto), una ragazza per ciascuno dei mubaan (หมู่บ้าน – villaggio), che formano il tambon.
E noi, del Mubaan 3, dobbiamo addobbare il carro che porterà la nostra reginetta al tempio e, per prima cosa ci si procura un รถอีแต๋น (rot i teen), carro agricolo thailandese, un piccolo camion scoperto prodotto da ditte artigiane ma spesso costruito in casa.
Ed ha inizio l’addobbo.
(clik to enlarge)
Una citazione particolare per l’intreccio di foglie di palma…
…e l’addobbo con fiori di Cassia fistula (in thailandese ราชพฤกษ์ – ratchaphruek)
La mattina successiva. La reginetta sale sul carro e si parte verso il Wat.
Durante il percorso verso il Wat i carri dei villaggi, preceduti dai famigliari della reginetta ed accompagnati da musica e canti, si accodano e formano una sfilata accolta dagli spettatori con l’elemento immancabile durante Songkran: l’acqua.
E tutti allegri, danzanti e bagnati si arriva al tempio dove il ballo, gli scherzi e l’acqua la fanno da padrone sino al tardo pomeriggio.
สุข สันต์ วัน สงกรานต์ ( sukh san wan songkran) Buon Songkran a tutti.
P.S. Forse siete curiosi di sapere come è finito il concorso di bellezza.
A dire il vero la partecipante, diciamo, meno dotata era, diciamo, la più sponsorizzata. La Giuria, consapevole del fatto, dopo un lunga e complessa discussione ha salomonicamente assegnato il primo premio a tutte. E tutti si sono divertiti.
(tutte le foto tiziano matteucci)
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