Passeggiando per un qualche mercato capita di trovare venditori di bevande fredde. Ma se volete sapere cosa state per bere, oppure se la bevanda vi è piaciuta e vi segnate il nome, attenzione ai nomi sbagliati. In questo caso il nome della bevanda in lingua thailandese è น้ำมะตูม (nam matum), ma in inglese, Golden apple, non corrisponde al frutto utilizzato.
L’albero del Bael (nome scientifico: Aegle marmelos), è una pianta originaria dell’India e presente in tutto il Sudest asiatico. In inglese è conosciuta come bengal quince (cotogna del Bengala) e stone apple (mela di pietra). In thailandese come ต้นมะตูม (ton matum), mentre il frutto è chiamato ลูกมะตูม (luk matum).
Il frutto del Bael, che può raggiungere le dimensioni di un grande pompelmo, ha il guscio legnoso così duro che deve essere rotto con un corpo contundente. La polpa fibrosa, in cui sono disseminati semi coperti da una mucillagine viscida, è molto aromatica.
Bael viene consumato anche fresco ma a me piace soprattutto bollito in acqua per avere una bevanda molto rinfrescante ed il frutto bollito da mangiare al cucchiaio. Il sapore della polpa si potrebbe paragonare ad una marmellata di mele cotogne profumata di rose.
Dopo aver lavato e raschiato la dura buccia la si rompe (meglio un mortaio o un martello), acqua e zucchero a piacere.
Questi frutti sono utilizzati come alimento e nella medicina tradizionale per raffreddore, malattie intestinali e per trattare diarrea e costipazione cronica.
Oggi il frutto, tagliato a fette e seccato, si trova anche in vendita nei negozi di alimentari. Finito il vostro viaggio, quindi, non disperate. Certo, la bevanda che si ottiene non ha l’aroma e le identiche proprietà del frutto fresco… ma mica si può avere sempre tutto dalla vita.
(foto tiziano matteucci)
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