Reuters: volava verso le Andamane. Casa Bianca: cercate nell’Oceano Indiano
BANGKOK (Asiablog) -L’aereo della Malaysia Airlines scomparso nel nulla l’8 marzo scorso con 239 persone a bordo potrebbe essere precipitato nell’Oceano Indiano. Lo ha comunicato la Casa Bianca, ampliando significativamente l’area delle ricerche, che fino ad ora si erano concentrate nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Malacca.
Ampliare l’area di ricerca in direzione dell’India sarebbe coerente con la teoria che il Boeing 777 avrebbe effettuato una deviazione a nord-ovest circa un’ora dopo il decollo dalla capitale malaysiana Kuala Lumpur in rotta verso Pechino.
«In base ad alcune nuove informazioni in nostro possesso, potremmo aggiungere una zona di ricerca supplementare nell’Oceano Indiano,» ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, pur non specificando la fonte delle nuove informazioni.
Secondo uno scoop della Reuters, che cita fonti segrete, una volta perso il contatto radio il veivolo avrebbe deviato verso nord-ovest in direzione delle Andamane, un arcipelago di 576 isole e isolotti situato tra il Mare delle Andamane e il Golfo del Bengala.
Questo scenario rende plausibile l’ipotesi che qualcuno a bordo del Volo MH370 avrebbe deviato volontariamente, e non per problemi tecnici, dalla rotta Kuala Lumpur-Pechino.
La ‘scomparsa’ del Boeing della Malaysia Airlines è uno dei misteri più sconcertanti della storia dell’aviazione moderna. Ad una settimana di distanza dalla ‘scomparsa’ non è stata ancora rinvenuta alcuna traccia del veivolo; questo nonostante le marine militari di Malaysia, India, Vietnam, Indonesia, Singapore, Filippine, Cina, Taiwan, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti stiano setacciando ampie aree marine intorno alla penisola malese.