Il Wat Pa Maha Chedi Kaeo (วัดป่ามหาเจดีย์แก้ว), comunemente conosciuto come Wat Lan Kuat (วัดล้านขวด) ovvero Wat da un milione di bottiglie, si trova a Khun Han in provincia di Sisaket, a circa 550 km dalla capitale thailandese Bangkok, in prossimità della Cambogia. Si dice che sia stato costruito dopo che un monaco locale ha sognato un tempio tutto di vetro, simbolo di trasparenza. Constatando che il preventivo vetrocemento richiesto a Renzo Piano⁽¹⁾ aveva costi proibitivi, la comunità si è impegnata a raccogliere tutte le bottiglie necessarie ad erigere gli edifici.
Io di arte in generale capisco ben poco e di architettura in particolare ancor meno ma un amico fidato, dopo aver guardato le foto, mi ha detto:
“Piuttosto che giudicarla come opera architettonica la metterei assieme ad altre opere, molto interessanti come la “Rocchetta Mattei” sui colli bolognesi, il “Parc Güell” di Antoni Gaudí, ma l’elenco potrebbe continuare. Mi sembra abbastanza al riparo dal rischio kitsch”.
Il tempio nella foto iniziale non è propriamente il “Wat” ma l’edifico chiamato Phra Ubosot, o più comunemente Bot. Al suo interno è conservata la statua di Buddha più importante. Qui si svolge il rito dell’ordinazione monastica.
(Clicca sulle immagini per ingrandirle)
Il termine Wat, in realtà, indica un complesso più o meno grande composto da edifici delimitati da una recinzione a cui si accede da un portale.
Gli altri edifici di culto del Wat Lan Kuat sono:
Vihan: un tempio assimilabile al Phra Ubosot, ma meno sontuoso e meno importante. Svolge le funzioni di sala per la preghiera e per le assemblee secondarie.
Chedi: ha funzione di reliquiario e contiene resti o oggetti sacri di Buddha.
Le salawat, o sala: piccoli padiglioni aperti sui lati e disseminati nei cortili. Vengono usati per la meditazione, per rilassarsi e proteggersi dal sole e dalla pioggia.
Qui troviamo una sala kan parian, edificio dalle dimensioni più grandi, dove i monaci apprendono i sacri insegnamenti, il nome significa: “sala per l’apprendimento della teologia buddhista”.
Il crematorio è l’edificio in cui si trova il forno crematorio, atto finale dei funerali. Si distingue per lo slanciato camino.
Nei wat ci sono anche edifici non di culto, dalle abitazioni dei monaci ai servizi.
Queste le coordinate per arrivare all’ingresso: 14.618427 , 104.419346. Per i giramondo aggiungo che si raggiunge con una breve deviazione nell’ultimo tratto di strada che porta al famoso tempio di Preah Vihear, o come lo chiamano i thailandesi: Prasat Phra Wihan.
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Nota (1): Nel caso il Senatore a vita Renzo Piano smentisse quanto affermato, posso assicurare che ha più che valide ragioni per farlo.
(tutte le foto sono di tiziano matteucci)
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