Si chiamava Las telata, per le tele che il ragno Ramona tesseva sul soffitto, senza tregua, dando esempio di laboriosità agli abitanti del porto di Montevideo.
Di giorno era un negozio di frutta e verdura e di notte una degustazione. Sotto le stelle, noi nottambuli si beveva e si cantava e si raccontava.
I debiti si segnavano su una parete, dietro il bancone. «Quella parete è sporca da far paura» commentavano i clienti, di sfuggita, tra un sorso e l’altro.
I fratelli D’Alessandro, il Lito e il Rafa, il Ciccione e lo Stecchino, facevano finta di niente, finché non sapevano più dove annotare altri numeri. Allora c’era la Notte del Perdono e la calce imbiancava i conti.
I vecchi clienti celebravano l’avvenimento e i clienti nuovi erano battezzati con un po’ di vino sulla fronte.
(La degustazione, Le labbra del tempo – Eduardo Galeano –Ed. Sperling & Kupfer)
Fonte immagine: El Palenque in Montevideo
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