Kwan Riam, il mercato galleggiante di Bangkok

Tramonto a Kwam Riam, Thailandia. Foto Andrea Bicini

La premessa obbligatoria quando si parla di mercati galleggianti (i famosi floating market) in relazione a Bangkok, è che si deve fare attenzione a non cadere nella classica trappola per turisti. In prossimità dei principali moli lungo il Chao Phraya non è difficile imbattersi in abili imbonitori che cercano di convincere i turisti ad usufruire dei servizi delle long tail boat – imbarcazioni in legno colorate e caratteristiche che solitamente trasportano poche persone in mini-crociere private – per spostarsi sul fiume. Fra i percorsi proposti vengono sempre offerti gli allevamenti di serpenti e coccodrilli e i mercati galleggianti che però, alla fine, si rivelano semplicemente essere un paio di donne (probabilmente la cugina e la madre del barcaiolo) sedute con qualche souvenir ai bordi di un piccolo canale. Niente a che vedere con i famosi mercati galleggianti di Bangkok che però non si trovano in città ma nelle province limitrofe (Alessio ha parlato di recente del mio preferito, ovvero del Mercato Galleggiante di Amphawa nella provincia di Samut Songkhram) e dove, per poterci arrivare, si deve fare almeno 1 ora di macchina prima di prendere la barca che si spinge fra i canali dove si sviluppa il mercato.

Una piacevole sorpresa, nonostante la diffidenza iniziale, l’ho avuta grazie ad alcuni amici tailandesi che mi hanno da poco accompagnato a trascorrere un divertente sabato pomeriggio al Mercato Galleggiante Kwan Riam (ตลาดน้ำขวัญเรียม), un mercato per molti aspetti  simile a quello di Amphawa.

Wat Bang Pen Tai – Kwan Riam

Allontanandosi dal centro di Bangkok verso nord-est, oltrepassata la zona di Ban Kapi, si raggiunge, mantenendosi su Ramkhamhaeng Road, l’area di Min Buri (a circa 27 km dalla zona di Siam del centro di Bangkok). Andare in macchina sarebbe stato troppo facile e comodo così, per entrare nello spirito giusto del mercato locale, ci siamo dati appuntamento al molo Pratunam Pier non lontano dal centro commerciale Central World in zona Pratunam. Con il Khlong boat abbiamo risalito il canale fino al capolinea Wat Sriboonreung (20 baht a testa) per poi percorrere la parte finale del tragitto con l’autobus 502 fino alla zona del mercato (altri 16 baht). Scesi dal bus, un grande cartello completamente in tailandese, fa capire che siamo arrivati. Piccoli tuk tuk fanno da spola gratuitamente fra la fermata del bus e l’ingresso del mercato.

Durante il fine settimana attorno al tempio Wat Bang Pen Tai, tempio che si sviluppa in 2 porzioni separate dal canale, si estende un piccolo ma variopinto mercato. Come per Amphawa anche Kwan Riam è frequentato principalmente da tailandesi che fuggono dal caos della città per trascorrere con amici e familiari piacevoli momenti fra shopping e ristoranti – o forse dovrei invertire l’ordine visto che la maggior parte dei negozietti è dedicato a prodotti gastronomici.

Limulo o granchio reale. (A proposito, leggete Tiziano Matteucci)

In realtà la fuga dura poco, soprattutto se è una bella giornata, e la gente è spesso costretta a camminare in fila indiana fra le bancarelle e accanto al canale. A differenza dei classici mercati galleggianti, e più come accade invece in quello di Amphawa, qui gli acquirenti stanno sulla terra ferma mentre molti dei ristoranti e alcuni negozi sono arrangiati sulle barche o su delle piattaforme galleggianti.

Il mercato è aperto solamente durante il weekend e nelle principali festività pubbliche tailandesi, dalle 7 del mattino fino alle 8 di sera. Un momento a cui non ho assistito ma a cui mi riprometto di partecipare presto è rappresentato dal passaggio dei monaci in barca la mattina alle 7.30 con la tradizionale raccolta delle offerte dei fedeli.

Risciò come set per immortalarsi in pose alla tailandese

Come dicevo sono il cibo e i ristoranti a giocare un ruolo dominante nel mercato con molti spazi destinati a vendita e consumo di piatti tradizionali tailandesi. Molti sono anche attrezzati per l’asporto e, ovviamente, uscire da Kwan Riam a mani vuote è stato impossibile. Ci sono anche diversi spazi dedicati all’artigianato con piccoli souvenir a prezzi davvero contenuti.

Trattandosi però di una zona urbana alla periferia di Bangkok l’inconveniente maggiore, superato con un repellente quello delle zanzare, rimane l’odore di acqua stagnante che in alcune zone del mercato può risultare piuttosto forte.

Di piccole dimensioni – decisamente più piccolo di Ampawa – è forse destinato a crescere con il tempo. Ci sono già diverse barche che accompagnano i turisti per 20 baht a fare un giro su e giù per il canale: in questa parte di Bangkok c’è ancora molto verde e i grattacieli sono praticamente assenti.

Da non perdere: una foto sul risciò, il gelato tipo ghiacciolo al cocco per 6 baht, i gamberoni alla griglia con salsa piccante e un giro in barca insieme ai turisti tailandesi.

Ristorante galleggiante al mercato di Kwam Riam

 

Tutte le immagini sono state scattate da Andrea Bicini

Andrea Bicini

About Andrea Bicini

Da Perugia a Bangkok con una lunga parentesi ai Castelli Romani. Sbarcato un po' per caso nella capitale tailandese nel 2008, ha riadattato la sua vita riscoprendo l'eccezionale nel quotidiano.
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