BANGKOK (Asiablog) – E’ morto durante la notte Prakong Chuchan, 46 anni, uno dei 39 manifestanti antigovernativi rimasti feriti in seguito all”esplosione avvenuta venerdì mattina a Bangkok. Secondo le testimonianze, l’ordigno esplosivo è stato lanciato sulla folla in marcia da un edificio disabitato.
I responsabili dell’attentato rimangono ignoti ma il leader della protesta antigovernativa, l’ex vice premier Suthep Thaugsuban, che al momento dell’esplosione si trovava a trenta metri di distanza ma è rimasto illeso, ha prontamente accusato il Governo. “[Il primo ministro Yingluck Shinawatra] è un demone,” ha detto Suthep. “Quello che ha fatto è da animali.” Il Governo ha invece smentito ogni responsabilità. “Non appoggiamo nessuna violenza e prenderemo le dovute misure contro i responsabili,” ha commentato Yingluck. Nel frattempo, sulla Rete in molti hanno immediatamente sollevato dubbi riguardo alla dinamica dell’incidente e al tipo di esplisivo utilizzato. Alcuni arrivano addirittura ad accusare Suthep, il suo gruppo politico e l’esercito di aver organizzato un “auto-attentato” nel quandro di una strategia della tensione volta a favorire quell’instabilità politica che potrebbe spianare la strada ad un intervento militare.
L’esplosione è avvenuta non lontano da Siam Square, una delle zone più turistiche della capitale, il cui centro è occupato da sei giorni da decine di migliaia di manifestanti. Tra le persone rimaste ferite, undici sono ancora ricoverate, nessuna in pericolo di vita.